Omicidio di Miramare: "Mio cugino in Italia sognava una vita migliore, ma me l'hanno ucciso"

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«Non possiamo ancora credere a quello che è successo. È un dolore immenso». A parlare è Erixon, il cugino di Leonardo Yoel Vinces Ballena, il 34enne sgozzato da Marcos Anto Quispe Luyo, 31 anni da compiere il prossimo 19 settembre, l’amico intestatario del contratto d’affitto del monolocale di viale Lussemburgo a Miramare da cui la vittima si era trasferito lo scorso novembre. Erixon, vive a Riccione con la moglie e la madre ed ha chiesto all’avvocato Piergiorgio Tiraferri di tutelare gli interessi della famiglia della vittima. «Leonardo - racconta visibilmente addolorato e scosso - era venuto in Italia tre anni fa per cercare una vita migliore per sè ma, soprattutto, per la sua bimba di 7 anni e per i suoi genitori che vivono in Perù. Per questo la maggior parte di quello che guadagnava, lavorando prevalentemente come muratore o piastrellista, lo mandava a casa. Era un gran bravo ragazzo». Il cugino non è in grado di confermare il movente dell’omicidio così come lo ha giustificato Marcos prima ai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale di Rimini e poi al sostituto procuratore Luca Bertuzzi. Ovvero che da tempo non sopportava più la presenza di Leonardo e per questo, anche sabato notte, avevano discusso dopo l’ennesimo rifiuto della vittima ad andarsene. «Con noi non ha mai parlato di dissapori con il suo coinquilino. Anzi».

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