Olive, si profila un'annata sottotono. "Produzione dimezzata"

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CESENA. E’ partita il 10 ottobre la campagna olivicola del Consorzio Agrario Adriatico che ha il proprio frantoio nel territorio comunale di Montiano, vicino a Calisese. Andrea Celli, il responsabile, traccia una fotografia dell’attuale situazione. «Le quantità di olive sugli alberi sono molto inferiori sia all’anno scorso sia ad un’annata normale. Nel 2018 ci fu una produzione straordinaria e macinammo 935 tonnellate. In un’annata media, ci si attesta attorno a 600-700 tonnellate. Il 2019 invece appare molto avaro e, secondo me, al termine della campagna ci fermeremo attorno alle 300 tonnellate».
Le quantità così basse sono da imputarsi a una serie di fattori, fra i quali il mese di maggio piovoso e freddo e la successiva mancanza di fioritura negli olivi. E poi, dato che il 2018 era stato un anno di carica, naturalmente la pianta l’anno successivo si “rilassa” un po’.

Un olivicoltore, incontrato al frantoio nei giorni scorsi, ha detto che nel suo podere alcune zone hanno olive quasi nella normalità, altre praticamente zero. Dipende anche dall’esposizione e da eventuali correnti che ci possono essere state nei giorni dell’impollinazione. «Circa la qualità - aggiunge Celli - stiamo monitorando con molta attenzione. La mosca dell’olivo ha colpito pesantemente. Si sono salvati quei produttori che hanno fatto monitoraggio e sono intervenuti, con tempestività, con trattamenti adeguati. Ultimamente noi consigliamo molto un trattamento con un prodotto utilizzabile in agricoltura biologica, senza residui. E’ molto efficace, però quest’anno l’andamento meteo ha facilitato la proliferazione della mosca».

Fino a 20-25 anni fa la campagna delle olive, nel cesenate, iniziava a fine ottobre/primi di novembre. Gradualmente si è anticipato per una serie di motivi. Prima di tutto per evitare una generazione di mosca dell’olivo e, di conseguenza, del danno correlato. Iniziare la raccolta prima poi permette di avere più tempo e non terminare quando le condizioni meteo cominciano ad essere quasi invernali. Ai produttori viene consigliato di raccogliere e consegnare subito le olive al frantoio: tenerle nei sacchi di juta per molti giorni, come si faceva una volta, fa innescare dei processi di ossidazione e irrancidimento.

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