Olimpiadi, Nuoto: la domenica no di Sabbioni, Bianchi e Poggio

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Niente semifinale per Simone Sabbioni e niente finale per Ilaria Bianchi e per Federico Poggio nella domenica di Tokyo. Può mordersi le dita Simone Sabbioni, nella sua miglior versione cronometrica degli ultimi due anni a 53”79 ma non certo con la migliore gestione di gara. Partenza troppo controllata, passaggio lento ai 50 e poi avversari difficili da raggiungere e superare nonostante un’ottima vasca di ritorno che gli ha permesso di stampare un crono di tutto rispetto ma che è stato solo il 17° del lotto quando in semifinale entrano i primi sedici.
Due centesimi che bruciano ma anche la consapevolezza per il dorsista riccionese di essersi riportato sulla strada giusta dopo un paio di anni di difficoltà soprattutto fisiche e di grandi cambiamenti.
Non sono andate bene le cose per i due romagnoli impegnati nelle semifinali: Ilaria Bianchi nei 100 farfalla e Federico Poggio nei 100 rana. Ilaria Bianchi avrebbe voluto trovare un’altra finale dopo quella di Londra ma non è mai entrata realmente in gara: brutta partenza, subacquea insufficiente sia dopo l’avvio che dopo la virata e risultato: 58”08 che peggiora il crono della batteria, che conferma la sua idiosincrasia alle gare al mattino e che, in soldoni, non lascia strascichi di rimpianti perché per entrare in finale serviva il tempo fatto segnare nove anni fa nella finale olimpica del quinto posto dalla castellana e oggi quei crono non sono nelle sue corde. Federico Poggio, invece, qualche piccolo rimpianto lo ha perché nella finale dei 100 rana si sarebbe entrati con un crono di 15 centesimi più rapido (59”18) rispetto a quello che aveva fatto segnare il giorno prima. L’imolese acquisito, però, ha mostrato subito un certo appannamento e ha faticato a trovare un passo gara credibile e alla fine ha chiuso con 59”91, 15° tempo complessivo delle semifinali. Esperienza positiva per l’allievo di Cesare Casella che è entrato in una nuova dimensione.

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