Ok al mega impianto eolico ai confini con la Romagna

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La giunta della Regione Toscana ha dato il via libera a un nuovo impianto eolico a Monte Giogo di Villore, in Mugello, a pochi chilometri dal confine romagnolo. La struttura prevede la realizzazione di sette aerogeneratori da 99 metri dalla base e una potenza complessiva pari a 29,6 Megawatt. I Comuni coinvolti sono quelli di Vicchio e Dicomano e le opere accessorie riguarderanno anche quelli di Rufina e San Godenzo. «L’impianto - spiega l’assessore all’Ambiente, Monia Monni - genererà almeno 80 milioni di Kwh annui e consentirà di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di circa 100.000 persone, molte di più di quelle che vivono nel Mugello che conta circa 64 mila abitanti».

La struttura, secondo le proiezioni, contribuirà a tagliare le emissioni di Co2 di circa 40.000 tonnellate l’anno. «Il sì era già arrivato dopo la conferenza dei servizi che si era tenuta a gennaio - ha puntualizzato Monni - Adesso la decisione è stata formalizzata anche dalla giunta regionale». Per Monni, questa scelta è coerente con i Piani europei, con quelli nazionali e con lo spirito del Pnrr, che sostiene l’abbandono delle fonti fossili a favore delle energie rinnovabili».

Il progetto rientra a pieno nell’attuazione del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 2030 (Pniec) che prevede l’ambizioso obiettivo di riduzione interna di almeno il 40% delle emissioni di gas a effetto serra nel sistema economico entro il 2030, rispetto ai livelli degli anni Novanta. Ma il progetto non piace a tutti e a denunciarlo è la consigliera regionale toscana del gruppo Misto, Elisa Tozzi. «Toscana Domani ritiene che non vi sia vero sviluppo senza sostenibilità ambientale e per questo nutre forti dubbi sull’opportunità di realizzare un parco eolico sui crinali mugellani. Dubbi sia nel merito che nel metodo», dice per quello che è un «progetto che coinvolge sia il versante romagnolo che quello toscano è stato totalmente rigettato dal primo e accolto dal secondo».

«Ogni sviluppo dev’essere ragionato e razionale. Non si può neppure essere ‘green a tutti i costi’: soprattutto in materia ambientale, seguire i corretti percorsi amministrativi, sorretti da adeguate motivazioni nelle scelte e negli atti conseguenti, è fondamentale per dare garanzie di un’istruttoria adeguata. Infine - conclude - proprio perché siamo convinti della grande opportunità offerta dalle rinnovabili, vogliamo ricordare che gli esperti del settore sostengono ormai da tempo che queste pale eoliche renderebbero di più se fossero installate sulla costa anziché sui monti».

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