Figliuolo Day oggi a Imola e in vallata dove è atteso l’arrivo del commissario per la ricostruzione. Accompagnato dal sindaco metropolitano Matteo Lepore e dalla vicepresidente della Regione Irene Priolo, Francesco Figliuolo effettuerà un sopralluogo nelle zone del Bolognese colpite dall’alluvione di maggio. Il programma prevede, alle ore 11.30, l’arrivo a Vedrana di Budrio (ponte della Motta), poi la visita a Selva Malvezzi. Nel pomeriggio, alle 15, al termine della riunione con i sindaci e con i firmatari del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile, a Imola il commissario incontrerà la stampa nella sala consigliare del Comune. A seguire, dalle ore 15.35 alle ore 17, l’arrivo a Fontanelice ed il sopralluogo lungo due delle strade maggiormente colpite dalle frane, come la provinciale Sp 34 in direzione Gesso e la Sp 21 verso Giugnola.
Un modo per il generale Figliuolo di vedere da vicino i segni ancora oggi ben visibili lasciati dall’alluvione e forse dare risposte sulle risorse stanziate dal Governo (4,5 miliardi a fronte di 8,8 miliardi di euro di danni) ma ancora non arrivate, come rimarcato ieri dal presidente Bonaccini.
Le aspettative dei sindaci
Il tutto a distanza di pochi giorni dalla doccia fredda che ha investito i comuni metropolitani alluvionati, compresi quelli del circondario, dove alcune zone, nonostante la richiesta di rivedere l’elenco da parte della Città metropolitana di Bologna, sono rimaste escluse dal decreto emergenza 61/2023 (in particolare per le possibilità di sospendere le scadenze tributarie).
«Ci faremo sentire in tutte le sedi per arrivare a una soluzione equa e adeguata per non abbandonare questi territori – dice il sindaco di Imola e presidente del Circondario, Marco Panieri –. Lo faremo prima di tutto confrontandoci con il commissario Figliuolo». Un incontro, però, sul quale altri sindaci non si fanno troppe illusioni. «Sentiremo cosa avrà da dire il commissario – esordisce il primo cittadino di Castel San Pietro, Fausto Tinti –. È positivo il suo arrivo, ma il Governo deve dimostrare maggiore attenzione, oppure il messaggio ai cittadini è di abbandono».
«Non mi aspetto molto di concreto – afferma Matteo Montanari, sindaco di Medicina –. Questo incontro servirà a prendere ancora meglio coscienza della situazione. Spero arrivino parole di speranza e che Figliuolo dia risposte. Servono fondi, e serve sapere come il Governo intende impostare questa fase». «Cercheremo di capire nella pratica cosa farà insieme al gruppo che ha formato – aggiunge il primo cittadino di Castel Guelfo, Claudio Franceschi –. Serve una progettualità di ampio respiro per il futuro, per non ritrovarci tra qualche anno in situazioni simili».
Tra i territori ancora feriti c’è la vallata, con i quattro comuni inseriti nel decreto fin dal principio in quanto sempre alle prese con criticità importanti, soprattutto sulla viabilità. «Al generale Figliuolo diremo che abbiamo bisogno subito di risorse altrimenti rischiamo di affossare il territorio per sempre – fa sapere il sindaco di Fontanelice, Gabriele Meluzzi –. In ogni caso il rischio è di trovarci la prossima primavera in una situazione peggiore. I comuni sono allo stremo delle forze, senza personale e con un sacco di incombenze e che non è possibile continuare a far finta di nulla». Sulla stessa linea il primo cittadino di Castel del Rio, Alberto Baldazzi. «L’incontro servirà per fargli vedere le nostre problematiche – conclude – e per renderlo edotto sulle urgenze relative alle sistemazioni delle strade in vista dell’inverno».