Occupazione, a Ravenna previsti 9mila posti in più in tre mesi
Una previsione occupazionale di 9.280 nuovi ingressi nel posto di lavoro, di qui a ottobre, in provincia di Ravenna. Un dato che rivede con un buon innalzamento lo stesso numero relativo al 2021 (40 in più) e che quasi duplica la promessa di occupazione che si registrava due anni fa, la prima estate pandemica (5.560 erano i previsti nuovi posti di lavoro di quella trimestrale). Sono i dati del bollettino della Camera di commercio (indagine Excelsior realizzata da Unioncamere) che sembrano confermare, a livello tendenziale, quelli che sono i dati nazionali sull’occupazione rilevati dall'Istat, che hanno visto una quantità di popolazione attiva percentualmente alta come non avveniva dal 1977.
80% a tempo determinato
La buona performance del periodo agosto-ottobre fa il paio con un dato significativo relativo al solo agosto. Alla fine di questo mese la nuova occupazione prevista è di circa 2.270 entrate. Una buona incidenza se si considera il dato regionale (in Emilia Romagna se ne prevedono 27.200) e soprattutto quello nazionale (i nuovi posti in Italia saranno circa 285mila).I nuovi posti di lavoro che saranno attivati nel Ravennate in questo mese saranno nel 20% dei casi stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre per l’80% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Per quel che riguarda i servizi maggiormente attrattivi di manodopera, si rileva che le entrate previste si concentreranno per il 66% nel settore dei servizi.
Manodopera su tutti
Sui tipi di profili a prevalere, largamente, c’è la manodopera tesa alla produzione di beni o all’erogazione di servizi (55% delle prossime entrate nel mondo del lavoro); il 16% saranno nell’ambito della tecnica e progettazione, il 12% delle richieste sono commerciali e addetti alla vendita, il 10% sarà richiesto in logistica, il 5% nell’area amministrativa e il 2% sarà invece dirigente. Le Pmi rimangono il bacino più importante per la nuova occupazione: nel 59% dei casi, infatti, le assunzioni avverranno nelle imprese con meno di cinquanta dipendenti.Soprattutto giovani
Una parte cospicua dei nuovi ingressi nel mondo del lavoro saranno relativi poi alla popolazione giovane: è del 33% la quota di prossime entrate riguardanti soggetti con meno di 30 anni. Non cala la difficoltà da parte delle aziende nel trovare i profili richiesti: in 48 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. Un anno fa l'incidenza era di una quota percentuale più bassa del 10% (38 casi su 100).Rimane bassa anche la percentuale di laureati fra coloro i quali si apprestano a trovare lavoro: si ferma al 10%. Circa un quarto di chi invece sarà assunto senza titolo di studio (39% sul totale). La bassa incidenza di figure qualificate nella richiesta di lavoro si riscontra anche dal dato relativo a quanti posti saranno destinati a dirigenti, specialisti e tecnici: è del 14,9%, una quota inferiore alla media nazionale (17%).