"O mi dai i soldi della scommessa o ti ammazzo di botte": condannato

Rimini

Due anni e sei mesi di reclusione e 600 euro di multa. È la condanna inflitta dal tribunale di Rimini al brindisino Massimo Carlucci, 40 anni, domiciliato a Gatteo, processato con le accuse di estorsione e lesioni personali ai danni della gerente di una sala scommesse scommesse e di un suo collega. Il 28 ottobre del 2017, Carlucci l’aveva aggredita ritenendola “colpevole” ai suoi occhi di non avere accettato una scommessa a credito richiesta da un suo complice mai identificato, rivelatasi poi fortunata e vincente. Il pugliese con l’amico aveva quindi atteso che la donna – una trentenne poi trasferitasi in Svizzera da dove è venuta appositamente per deporre – chiudesse la sala, è l’ha avvicinata mentre si trovava in auto con il collega. «Non ho vinto solo per colpa tua: adesso devi ripagarmi. Come facciamo? O mi dai i soldi tu o mi da i soldi lei. Altrimenti riempio di botte te, e ammazzo di botte lei». Inutili le spiegazioni date dalla donna, sulla sua impossibilità di fare una cosa del genere. La risposta erano stati uno spintone e un paio di ceffoni, trattamento riservato anche all’amico collega intervenuto per soccorrerla. Così facendo un risultato l’aveva ottenuto: farsi consegnare dalla ragazza 200 euro. L’aggressore si era presentato una prima volta alla sala scommesse al mattino con cento euro, ma la sua giocata non era andata a buon fine. La seconda volta, nel pomeriggio, “forte” di una dritta che aveva ricevuto, lo sconosciuto aveva inutilmente implorato la dipendente di farlo puntare anche se non aveva i soldi. L’arresto di Carluccio era arrivato dopo le indagini condotte carabinieri della stazione di Miramare coordinati dal pubblico ministero Luca Bertuzzi.

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