Tre nuovi reparti all'ospedale di Rimini per undici milioni di euro

Rimini

RIMINI. Pitture colorate alle pareti, ambienti confortevoli e macchinari di ultimissima generazione. Sono gli elementi che caratterizzano i tre nuovi reparti dell’ospedale Infermi che ieri mattina hanno aperto le porte, unendoli nelle diversità che l’altissima specializzazione comporta. Ostetricia e sala parto, Terapia intensiva neonatale, neonatologia e Pediatria sono infatti i tre nuovi reparti collocati al quinto e sesto piano dell’edificio Dea, dove avevano già “trovato casa” il Pronto soccorso, Medicina d’urgenza, Rianimazione, e Cardiologia. Interventi realizzati per un costo complessivo di quasi 11 milioni di euro, finanziati attraverso il progetto regionale Ap 69.

I reparti

Salendo le scale del nuovo edificio, il primo reparto che si incontra, al quinto piano, è quello dell’area di Ostetricia, che ospita un punto nascita di terzo livello con sei sale travaglio e parto, due sale operatorie ostetriche, il reparto di degenza pre e post-parto, il Nido e un’area ambulatoriale di accettazione e urgenze. Al sesto piano si trova invece l’area Pediatrica, una struttura di terzo livello con i reparti di degenze pediatriche, quelli di Neonatologia e Tin, oltre al Day hospital oncoematologico, realizzato grazie alla donazione di Serafina Giuliani in Mazzocchi. Ancora in corso, invece, il completamento del quarto piano, dove sono previsti i servizi di Chirurgia generale, Chirurgia pediatrica e Ginecologia.

I numeri

Complessivamente, i lavori hanno riguardato superfici di circa 2mila 800 metri quadrati per ogni piano e oltre 1770 metri di “volumi tecnici”. Di altissimo livello, anche la dotazione di apparecchiature elettromedicali, acquisite principalmente grazie al progetto regionale Abp 24, che ha previsto un finanziamento di 3 milioni e 500mila euro su un valore complessivo di circa 3 milioni e 700mila euro.
Voce della mamma e family room
Nell’area Tin sono stati invece allestiti nove posti di terapia intensiva, di cui uno con postazione chirurgica, nove postazioni di assistenza intermedia e otto posti di assistenza minima. Tutte le postazioni sono dotate di incubatrici ibride, capaci di trasformarsi da lettino rianimatorio a incubatrice da trasporto, termoculla e lettino chirurgico, riducendo significativamente la mortalità e morbilità (la frequenza percentuale di una malattia in una collettività) nei pazienti più piccoli e fragili.

Developmental care

Dotate anche di un particolare software, il developmental care, queste incubatrici permettono di riprodurre la voce della mamma, come se il bambino si trovasse ancora nell’utero, di regolare le gradazioni di colore della luce, oltre che controllare il livello di rumore. I nuovi macchinari permetteranno inoltre di monitorare anche lo sviluppo cerebrale, in modo da cogliere precocemente eventuali alterazioni e mettere così in atto terapie farmacologiche o riabilitative. Pensato come un luogo di cura aperto 24 ore su 24, nel nuovo reparto si possono trovare camere da letto e spazi diurni ricreativi che possono accogliere anche gli membri della famiglia, oltre alla “family room”, spazio riservato ai genitori di neonati ricoverati per diversi mesi. Altra caratteristica del reparto è la bellezza e la cura anche estetica degli ambienti, in cui è stato inserito anche un pianoforte, merito principalmente dell’opera di umanizzazione portata avanti dall’associazione La prima coccola.

Pediatria cresce

Il reparto di Pediatria è stato invece arricchito con un aumento del numero di posti letto, che da 22 sono saliti a 26: due in più rispettivamente in pediatria e in oncoematologia. Il nuovo reparto è inoltre dotato di innovativi sistemi di monitoraggio dei parametri vitali con due centraline di controllo in pediatria e in oncologia e un ulteriore apparecchio per ossigenazione ad alti flussi per il trattamento dei pazienti con insufficienza respiratoria. Illustrazioni pittoriche sono state realizzate da Sally Galotti in ogni stanza di degenza e negli spazi comuni e due divani letto sono stati messi in ogni stanza per il riposo dei genitori. Numerosi sono inoltre i progetti a sostegno dei bambini ricoverati come Dr Clown terapia, Nati per Leggere e Biblioteca, Pet Therapy.

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