Nuova ciclabile e taglio alberi. La protesta: "Progetto inutile"

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Dal taglio degli alberi del parco Cervi alla nuova pista ciclabile, fino al sottopasso in via Euterpe: tutto bocciato. Il no convinto all’intervento sulla viabilità che dovrà eliminare il “tappo” tra statale e via Consolare con la realizzazione di una nova rotatoria arriva da un gruppo di residenti di via Lucchesi, abitazioni che si affacciano sul parco.

La cui difesa principale sono i cinque alberi «qualcuno di 70 anni» che dovranno essere tagliati per gli scavi dei sottoservizi propedeutici alla nuova rotatoria, progetto che porta con sé il collegamento della ciclabile dal parco Cervi alla Grottarossa attraverso un sottopasso in via Euterpe: «Inutile – afferma Oscar Mussoni, portavoce dei residenti –. Bastava un attraversamento pedonale con semaforo a chiamata, del resto via Euterpe è una strada con obbligo di 50 km orari, non serve creare un sottopasso ciclopedonale». Per i seguenti motivi: «Sarà stretto e pericoloso, così come gli altri sulla ciclabile che dal parco va al mare, dei veri buchi neri, sporchi e pericolosi. Semmai in tutta la città servirebbe sdoppiare le piste, con percorsi differenziati per ciclisti e pedoni». La protesta che nasce per tutelare il verde si allarga a un progetto vecchio di anni creato per snellire il traffico e renderlo più veloce sulle circonvallazioni cittadine. «Ma via Euterpe non è una di queste – ribadisce Mussoni – e ci abbiamo già provato con un sovrappasso costato tantissimo e mai usato. Senza contare che la ciclabile sul parco sta creando seri problemi: monopattini e bici elettriche sfrecciano mettendo in serio pericolo i pedoni. Come succede nel sottopasso creato sotto via della Fiera, 5 milioni di euro per l’intervento che ha realizzato anche un laghetto all’altezza del Palas, e che nessuno usa più. Anche lì bastava un semaforo a chiamata».

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