Nuoto, Romagna a caccia di medaglie agli Europei di Kazan

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Quaranta convocati con ben sei atleti romagnoli: è una super delegazione quella italiana che si appresta ad affrontare il primo dei due importanti impegni autunnali del nuoto internazionale, gli Europei in vasca corta (25 metri) di Kazan, recupero dell’evento in programma nel 2020, in programma da oggi a domenica. L’evento anticipa di un mese e mezzo i Mondiali di Abu Dhabi in programma dal 16 al 21 dicembre. In campo femminile torna in azzurro, dopo qualche stagione di assenza, l’imolese Alessia Polieri, tornata su buoni livelli la scorsa estate al trofeo Sette Colli e protagonista della prima parte delle Isl con la casacca degli Aqua Centurions. Per lei 200 farfalla e 400 misti in vista. Sempre direttamente dalle Isl approdano in azzurro anche Martina Carraro, che nell’ultima edizione fu pluri-medagliata con un oro, un argento e un bronzo a Glasgow nel 2019 e Ilaria Bianchi che ha sempre amato la vasca corta e che si è riconvertita più a duecentista (argento nelle ultime due edizioni degli Europei). In campo maschile torna in azzurro dopo due anni Fabio Scozzoli: ultimo evento internazionale proprio gli Europei in vasca corta di Glasgow (con tanto di argento individuale nei 50 rana), poi il lockdown e un lungo infortunio che l’ha pure costretto a saltare i Giochi di Tokyo. In acqua a Kazan anche Simone Sabbioni, pluri-medagliato e campione d’Europa a Copenhagen nei 50 dorso e il ranista Federico Poggio, reduce da un’ottima Olimpiade e dalla partecipazione alla Isl.

Fabio Scozzoli

Torna in scena il capitano della nazionale azzurra che si rimette la fascia e prova a ripartire dopo il lungo stop internazionale imposto da un infortunio piuttosto serio che gli ha precluso la possibilità di partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo. La vasca corta gli è sempre piaciuta, ha vinto ori mondiali ed europei in passato e non si vuole fermare Scozzoli, a dispetto delle 33 primavere e di qualche acciacco fisico. Si cimenterà sui 50 e sui 100 rana e potrà essere utile anche nelle staffette miste. Durante la Isl è apparso già in buone condizioni.

Simone Sabbioni

Periodo di cambiamenti per il dorsista riminese che lascia il suo storico allenatore e anche la “confort zone” romagnola per affrontare nuove avventure, probabilmente all’estero. Ancora non è dato sapere con chi si allenerà ma già dai prossimi mesi cambierà sede. La vasca corta gli piace, bisogna capire con quale condizione arriva a Kazan. Sarà al via di 50 (di cui è stato campione continentale a Copenhagen 2017), 100 e 200 dorso e potrebbe essere fondamentale nelle staffette miste, dove in passato si è preso belle soddisfazioni.

Federico Poggio

Il ranista lombardo ormai imolese acquisito è un punto fermo della nazionale azzurra. Bene a Budapest agli Europei, bene ai Giochi di Tokyo, Poggio ha anche preso parte alla fase di qualificazione della Isl e dovrà fare i conti con una concorrenza spietata prima di tutto all’interno della squadra azzurra visto che, oltre al compagno di allenamenti Scozzoli, si troverà di fronte Martinenghi, bronzo olimpico, e Pinzuti che si sta rimettendo fisicamente dopo un’estate non facile. Disputerà anche lui 50 e 100 rana e proverà a conquistare la prima finale continentale in carriera.

Martina Carraro

Proverà a eguagliare la grande edizione di Glasgow dove fu oro, argento e bronzo nelle tre gare individuali della rana, nelle quali sarà al via anche in questa edizione. Alla Isl se l’è spesso giocata alla pari con le rivali azzurre ma la condizione non era ancora ottimale, bisognerà vedere se il lavoro svolto nelle ultime settimane era rivolto più a Kazan o più ai Mondiali. Sarà comunque battaglia con Pilato e Castiglioni, per superare il primo turno e per salire sul podio. Interessante anche in prospettiva, l’ennesimo esperimento sui 200 rana.

Alessia Polieri

Un gradito ritorno a livello internazionale dopo quattro anni di assenza. Fisicamente sta bene, ha risolto qualche problemino che non le ha permesso di rendere al massimo nelle ultime stagioni e vuole anche lei dare il via alla “second life” che a volte regala più soddisfazioni della prima. Al Sette Colli ha fatto vedere di che pasta è fatta, alla Isl ha fatto spesso da jolly, riuscendo ad ottenere anche risultati interessanti. Farà 100 e 200 farfalla, la gara che l’ha vista salire sul podio continentale già due volte, 100, 200, 400 misti. La finale un obiettivo plausibile.

Ilaria Bianchi

Non si ferma e va bene così. E’ ancora in lotta per la leadership italiana nella farfalla con l’avversaria di sempre, Elena Di Liddo e la quinta Olimpiade consecutiva non è poi così lontana. Si riparte da Kazan in quella vasca corta che le ha regalato soddisfazioni immense, come il primo oro mondiale di un’italiana nel 2012 oppure il doppio argento 2017 e 2019 nei 200 farfalla che in vasca corta le riescono molto meglio che in lunga e dove riesce a far valere le sue doti tecniche in virata e subacquea. Farà 50, 100 e 200 farfalla e vuole essere protagonista anche in staffetta.

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