Nuoto, Cerasuolo: "Volevo con forza questa medaglia"

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E’ un Europeo d’argento per la Romagna del nuoto. Lo spettacolo stavolta lo offre l’imolese Simone Cerasuolo che, come da pronostico, si va a prendere il secondo posto nella finale dei 50 rana alle spalle di sua maestà Nicolò Martinenghi, ottavo re di Roma in questi Europei. Non il Cerasuolo più bello visto quest’anno ma è bastata anche una versione tesa e non brillantissima per portare a casa un argento di altissimo valore. Il grido, assordante, del Foro Italico alla presentazione deve aver mandato in fibrillazione l’imolese che è stato impeccabile solo in partenza e poi non è riuscito ad essere fluido e sincopato come nei giorni migliori, chiudendo comunque con 26”95, tempo peggiore dei tre fatti segnare nei turni progressivi. L’importante, però, a queste manifestazioni è toccare prima degli altri e il giovane imolese c’è riuscito. «Ho fatto una gara piena di errori, è vero, ma volevo la medaglia e l’ho conquistata, tutto il resto passa in secondo piano - dichiara il Cerasuolo - sono arrivato a questo punto al termine di una stagione lunghissima iniziata ad aprile a Riccione e che finisce ora, con gare, preparazioni, viaggi. La stanchezza qua a Roma si è sentita ma alla fine l’occasione, senza qualche avversario, era davvero ghiotta e sono contento di aver conquistato il mio primo podio della carriera senior nella piscina di casa. Alla fine un po’ di paura l’ho avuta perché ho proprio sbagliato l’arrivo e temevo che qualcuno da dietro toccasse prima di me ma non è successo, per fortuna. Ho iniziato a vincere la medaglia battendo l’avversario più forte, escluso Nicolò, Fabio Scozzoli in batteria”».

Imola, città delle moto e delle auto, e adesso anche patria dei ranisti. «La nostra è una città accogliente e vincente, si vede che il seme è buono e si vede che il lavoro della nostra società è valido. Ringrazio tutta l’Imolanuoto per avermi supportato nella preparazione delle varie gare di questa infinita stagione».

Con Martinenghi sta per nascere una rivalità che può far crescere il romagnolo. «Nicolò è il mio traino. So che adesso lui è più forte ma spero un giorno di arrivare a giocarmela alla pari, con lui e con l’altro fenomeno della rana, Peaty che non ho avuto la fortuna di affrontare in una grande manifestazione».

Ieri niente da fare per Martina Carraro che è uscita di scena al primo turno dei 50 rana. Oggi si chiude con le 4x100 miste. L’unica titolare romagnola è Ilaria Bianchi ma potrebbero scendere in vasca alcuni dei nostri atleti al mattino in qualificazione.

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