Nuoto, Arriva Arianna Castiglioni: l'Imolanuoto è sempre più la nazionale della rana

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Da Caserta a Imola. Nella giornata di martedì una sorta di fulmine a ciel sereno c’era stato nel mondo del nuoto azzurro. Il riferimento è all’interruzione del rapporto tra Arianna Castiglioni e Andrea Sabino, sodalizio avviato nel 2021 con la decisione importante di Arianna di lasciare Legnano e lo storico coach Gianni Leoni. Una scelta di vita, considerando il trasferimento a Caserta, che non ha avuto un seguito in vista della stagione prossima. E così la primatista italiana dei 100 rana, pluri-medagliata agli Europei e finalista mondiale, si trova nuovamente a fare i conti con un grande cambiamento in una fase importante della propria carriera, pensando alla prossima rassegna iridata di Fukuoka e soprattutto alle Olimpiadi di Parigi del 2024. La soluzione è stata trovata: Castiglioni sarà alla corte di Cesare Casella a Imola, dove c’è un gruppo nutrito di atleti specialisti della rana ad attenderla.

L’annuncio di Imolanuoto

Il tutto è stato confermato ieri dai canali ufficiali dell’Imolanuoto. Su instagram i social manager del sodalizio che ha sede nella piscina del PalaRuggi hanno scritto: «Un finale di anno davvero degno di questa splendida stagione natatoria. Un’altra grandissima soddisfazione per la nostra società sportiva. L’atleta pluri-medagliata delle fiamme gialle Arianna Castiglioni nata a Busto Arsizio il 15 agosto 1997, arriverà ad Imola sotto consiglio del coach della nazionale Butini, e si unirà al top team Imolanuoto per una nuova avventura nel centro federale della rana imolese. Sarà seguita dai tecnici capitanati da Cesare Casella e troverà di certo tutta la città ad accoglierla nel migliore dei modi. Buon lavoro Arianna, benvenuta in città».

Il benvenuto di Martina Carraro

Grande felicità anche nelle parole della amica-rivale Martina Carraro, relativamente alla notizia: «Dal 2015 ad oggi ne abbiamo vissute di tutti i colori . Ci hanno sempre invidiato il nostro rapporto nonostante fossimo dirette avversarie, non abbiamo mai gareggiato l’una contro l’altra ma insieme per battere le vichinghe straniere. Poi tutto è cambiato quando da due siamo diventate 3 rane, i posti per aggiudicarsi il posto in nazionale erano sempre 2 e necessariamente abbiamo dovuto “scannarci” ad ogni occasione. Una volta io, una te. Ora saremo compagne di allenamento, esperienza totalmente nuova per me ma sono convinta mi/ci servirà a continuare il nostro percorso sempre nel rispetto che non è mai mancato fino ad oggi!! Ne vedremo delle belle».

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