Novità discografiche: Mutamento e The Doormen

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Il batterista ravennate Andrea Allodoli ha pubblicato l’Ep di debutto Passare attraverso, composto da quattro brani, ma forse sarebbe meglio dire suites, visto che si tratta di lunghe tracce strumentali, per un totale di circa mezz’ora. Lo pseudonimo con il quale Allodoli, ex componente di Void of Sleep, The Doormen e Conspiracy, ha deciso di presentarsi come solista è Mutamento. Questo progetto nasce dalla sua passione per la musica elettronica, soprattutto nelle sue sfumature più dark e malinconiche, ispirata ad artisti come Ben Frost, Lorn, Aphex Twin e Benga.

«Ci sono momenti in cui ci ritroviamo a lottare contro le nostre oscurità – spiega l’autore –, sperduti in un labirinto senza via d’uscita, marcati da un senso di abbandono che non avremmo mai voluto affrontare. Mutamento racconta il viaggio per riuscire a passare attraverso».

Musicalmente l’atmosfera dei brani è molto cupa ed elettronica, con un suono che raccoglie le esperienze precedenti del batterista, soprattutto in campo metal e gothic anni Ottanta. Nel disco la batteria ha un ruolo importante, ma non prevalica l’abbondante dose di elettronica “sinfonica”; piacerà a chi ha amato il gothic anni Ottanta, ma anche agli appassionati di doom metal e rock progressivo. L’aspetto visuale ha una grande importanza nel lavoro di Allodoli, che dal vivo si esibisce con batteria acustica e sintetizzatori, accompagnato dal produttore ravennate Riccardo Pasini ai sintetizzatori, con sullo sfondo un video creato per l’occasione dal regista Gerardo Lamattina. L’artwork è a cura del fotografo e artista sonoro ravennate Adriano Zanni, che da molti anni nuota nello stesso mare concettuale di Allodoli, mentre il logo del progetto è di Simone Bertozzi.

The Doormen

The Doormen, in cui militava anche Allodoli, sono adesso un duo composto da Vincenzo Baruzzi (chitarra, voce e batteria) e Luca Malatesta (chitarra), noti musicisti ravennati con militanza più che ventennale in diverse band di rilievo nazionale. The Doormen in oltre un decennio di attività hanno anche varcato i confini nazionali, compiendo diversi tour e distribuendo i propri dischi in tutta Europa. Da poche settimane è disponibile il loro nuovo singolo Glass factory, che preannuncia la prossima uscita del quinto album della loro discografia. Tradizionalmente legati al brit-pop anni Novanta, The Doormen questa volta guardano ancora più indietro, aggiungendo suoni e atmosfere dark-wave e post-punk anni Ottanta.

«Glass factory accompagna l’ascoltatore nella forte tensione emotiva di un amore non corrisposto – spiegano –. Il brano è immerso in una dimensione onirica e surreale, in cui il protagonista si sente fuori posto e impacciato, sentendo che ogni cosa potrebbe tornare al suo posto grazie all’amore. Plasmare e adattarsi al cambio delle dinamiche, personali e altrui, è il segreto per sopravvivere e godere di ciò che ci piace fare: la nostra musica, portandola avanti nella maniera più pura e sincera. Le nostre orecchie sono lo “strumento” che assapora e gusta il risultato di un pensiero elaborato e trasformato in una produzione che ci guida nella parte più recondita del nostro subconscio, sino a esplorare i sentimenti in tutte le loro forme e fragilità».

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