Notte rosa, caos autobus. Il Comune vuole vederci chiaro

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Notte rosa in piena pandemia e trasporti pubblici. Era uno dei “possibili temi caldi” del Capodanno dell’estate 2021 e la previsione non è stata smentita. Autobus super affollati come gli assembramenti ad alcune fermate, alla stazione di Rimini in primis e al Marano quando dalle 2 alle 5 le corse non c’erano come ampiamente annunciato, informazione però difficilmente assimilabile per chi arrivava da fuori, sono stati segnalati e denunciati in Rete, da molti utenti e diversi politici d’opposizione. «Noi avevamo avuto precise assicurazioni sul servizio. Verificheremo se quanto deciso è stato rispettato». L’assessora alla Mobilità e nuova vice sindaca Roberta Frisoni vuole avere un quadro giustamente completo prima di fare riflessioni a nome dell’Amministrazione. «Non vuole entrare nella polemica, men che meno quella politica», Start Romagna. La società che gestisce i mezzi del trasporto pubblico dei Comuni, ricorda solo che da i mezzi richiesti da Agenzia mobilità, fa “notare” che la capienza dei bus è stata stabilita da Roma «e se poi chi sale a bordo, soprattutto i giovani non rispettano il distanziamento (secondo il comitato tecnico scientifico in un metro quadrato possono viaggiare 4,8 persone), gli unici strumenti a disposizione degli autisti sono saltare la fermata se ritiene di essere già al limite della capienza; o avvertire la centrale operativa della necessità di potenziare la corsa». Insomma, se gli autobus messi in campo sono stati pochi, la colpa non è la loro.

La politica

Il primo ad aprire il fuoco sui trasporti pubblici è stato Mario Erbetta, avvocato, capogruppo di Rinascita civica e candidato sindaco.

Con video e immagini «inequivocabili» postati in Rete, ha rappresentato situazioni facilmente ipotizzabili alla vigilia, come gli assembramenti alle fermate degli autobus o, l’inspiegabile chiusura già dalle 20, della biglietteria e ufficio informazioni di Start Romagna alla stazione. «Un ufficio - spiegano da Star Romagna - che da quest’anno si è deciso di dividere con VisitRimini, perché le persone che vi si rivolgono sono più interessate ad aver notizie sui monumenti al biglietto del bus. Verificheremo perché venerdì sera perché era chiuso e poi trarremo le dovute conclusioni».

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