Cesena, non può vaccinarsi e viene sospesa: ricorso al Tar per riavere il lavoro

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Non è una no vax ed ha fatto qualsiasi tipo di vaccino potesse tutelarla da tutte le malattie. Ma quando si è presentata per il vaccino anti Covid è stato lo stesso medico d’anamnesi dell’Ausl all'hub  diPievesestina a “stopparla”. È stata esentata dal vaccino sia dal suo medico di base che dallo specialista che la segue per una malattia dell’apparato uro-genitale somministrandole anche una costosa terapia sperimentale. Il caso della operatrice socio sanitaria under 30 normalmente al lavoro al Bufalini, sospesa dal lavoro perché “non vaccinata” adesso finirà davanti al Tar. Perché a 18 giorni dalla sospensione l’azienda sanitaria ha risposto ai suoi avvocati, Maja Ricci e Giulio Cola, confermando lo stop lavorativo imposto. «Non appena mi sarà concesso dal mio stato di salute io anche questo vaccino lo farò come tutti gli altri. Ma sono per ora esentata e non è giusto ce mi si sospendano dal lavoro». La Oss cesenate haspiegato le dinamiche per le quali ora è senza stipendio, Tfr, ferie, premi di produzione ed accumulo ai fini pensionistici. Tutti danni che adesso i suoi avvocati chiederanno ai giudici. Una vicenda, a differenza delle sospensioni fatte fino ad ora dall’Ausl per rifiuti vaccinali, ha tutto l’aspetto di un guazzabuglio burocratico.

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