Noam: nasce a Faenza un nuovo festival del cinema americano

Una delle novità più interessanti del post pandemia sarà il Festival cinematografico internazionale Noam di Faenza. Ieri è stata presentata la prima edizione che assegnerà premi di nuova istituzione in Italia dedicati al cinema nord americano (Usa, Canada e Messico): Paesi le cui produzioni il festival vuole fare conoscere e raccontare, inserendosi nella tradizione dei festival su base geografica, tipo il Florence Korea film fest, il Far East film di Udine, l’Asian film festival di Roma, oppure il Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina di Milano. Insomma mancava proprio il Nord America che in fatto di pellicole non è certo l’ultimo arrivato, anzi meritevole di uno spazio di primissimo piano.

«Non tratteremo solo il cinema statunitense che nasce all’ombra di Hollywood – ha spiegato il direttore artistico Andrea Valmori – ma anche quello indipendente delle periferie: Messico, Canada, Cuba, Haiti, partendo da una selezione di film presi dai circuiti indipendenti (Sundance, Toronto international film festival, Sxsw e altri); l’obiettivo è di portare in città grandi film, ospiti e soprattutto offrire uno spettacolo e una formula di attrazione innovativi per il territorio».

A stretto dialogo con l’amministrazione, capitanata dal sindaco Massimo Isola, Noam ha coinvolto le principali attività cinematografiche presenti in città: il Cineclub Raggio Verde, la Fototeca Manfrediana, i gestori di sale. Va detto infatti che Faenza in rapporto agli abitanti (circa 60mila) ha mantenuto in centro storico ben tre cinematografi storici (Sarti, Italia, Europa) e un’arena estiva, oltre al Cinedream multisala nei pressi dell’autostrada: «nessuna altra città di queste dimensioni può vantare tanto» ha precisato il sindaco.

Il programma del festival sarà ospitato l’1 e 2 marzo dal cinema Europa, il 3, 4 e 5 dal cinema Sarti con la supervisione organizzativa di Filmeeting e la collaborazione di Raggio Verde.

Nel periodo considerato il cinema sarà ibridato con altre culture e arti, quali letteratura, musica, fotografia aprendosi a contaminazioni anche con sport, scienza, filosofia e tecnologia. In concorso saranno 8 film: Sanctuary, Please baby please (prima italiana), Palm trees and power lines e The integrity of Joseph Chambers, prima italiana (dagli Usa); Manto de gemas e Huesera (dal Messico); Therapy dogs (prima europea) e Skinamarink (dal Canada). Vi sarà la proiezione speciale di Monica di Andrea Pallaoro, regista che riceverà un premio e terrà una masterclass. Due le proiezioni speciali: Master Yang (ieri sera in occasione della presentazione) e Un’antenna sul tetto. L’avventura di Telemodigliana di Alessandro Quadretti il 25 febbraio quale anteprima della rassegna.

I premi, in preziosa ceramica, saranno intitolati alla Città di Faenza, assegnato dal pubblico, e ai Giovani, scelto dagli under 30. Una mostra sarà ospitata all’Officina Matteucci. Altri ospiti: Eva Sangiorgi, Roy Menarini, il cestista ex Nba Linton Johnson, Francesco Oggiano, Emanuela Maritini.

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