Lugo, no vax imbrattano i muri di una scuola

Con la complicità del buio della notte qualcuno ha imbrattato con scritte diverse pareti della scuola Garibaldi di Lugo, dal lato di via Cardinal Massaia e da quello di Malerbi.

Solito modus operandi di sempre: vernice spray rossa, frasi contro i vaccini e appelli alla salvaguardia dei bimbi, il tutto taggato con il consueto logo ViVi, uno dei gruppi No vax più attivi.

Tuttavia questa volta, consci della reazione di sdegno comune, hanno anche esplicitato che il loro gesto “non è vandalismo, è lotta per i diritti”.

Peccato che il diritto dei più piccoli a frequentare armoniosamente la loro scuola l’abbiano leso loro, così come quello della proprietà privata. Già, perché per imbrattare i muri dell’edificio hanno dovuto anche scavalcare la recinzione.

Indignati i genitori dei bambini, e tra questi ultimi alcuni hanno pianto vedendo quello sfregio, ripetuto anche sui cartelli disegnati da loro per incentivare la raccolta degli escrementi dei cani. Lo stesso sgomento provato dai docenti e dalla stessa dirigenza scolastica.

Non lascia spazio ad interpretazioni lo sfogo dell’assessore al Patrimonio Veronica Valmori nell’immediatezza dell’accaduto: «Questa mattina i bambini della scuola Garibaldi devono festeggiare il Carnevale, e invece di essere accolti da colori e stelle filanti troveranno scritte fatte con l'odio da bastardi maledetti, che con la scusa di tutelare i bambini deturpano la loro quotidianità e il loro posto sicuro».

Meno tranchant ma altrettanto significativo quello di Luigi Pezzi, assessore alla scuola: «Questo è ciò che si arriva a fare quando si è ignoranti, di intelletto e di spirito, e si è mossi da cattiveria e da odio».

Scontata dunque la ferma condanna dell’Amministrazione comunale, che ha subito confermato la volontà di sporgere denuncia.

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