Botta e risposta nel derby

Rimini

RIMINI. Mettiamola così. Al Santarcangelo andava benissimo un punticino, ha giochicchiato per tutta la partita, poi quando si è trovato sotto a un quarto d’ora dalla fine, si è messo a giocare e ha trovato il pareggio e nuovamente la vetta della classifica. Volendo, ci sarebbe un’altra versione. Anche al rabberciato Rimini il punto andava benone e dopo la rete di Maio non si è dannato l’anima per volare in contropiede alla ricerca del raddoppio e nemmeno per buttare la palla in tribuna quando serviva spazzare l’area.

Rimini annunciato. Il recupero di Renzi consente a Osio di schierare il classico centrocampo, quello senza Marco Brighi. Come previsto Gasperoni viene preferito a Ferrari sulla fascia destra e Bussi ritrova una maglia da titolare al centro dell’attacco in un tridente nuovo di zecca con Sartori e il neo acquisto Herrera. Panchina biancorossa all’insegna della linea verde, con Osio che va a pescare anche dalla Berretti.

Urso sì, Pasi no. Fraschetti aveva due dubbi alla vigilia, legati alle condizioni fisiche di Urso e Pasi: solo il primo risponde presente all’appello, mentre l’attaccante si accomoda in panchina e viene sostituito da D’Antoni.

Santarcangelo più reattivo. L’impianto gialloblù, già ampiamente collaudato, fa molta meno fatica a entrare in partita. Passano pochi minuti e un cross basso da destra di Mariani viene girato da Graziani sul primo palo con la palla di poco a lato. In fase offensiva il Rimini allarga molto i suoi uomini, scegliendo di attaccare soprattutto a sinistra con la coppia Serena-Herrera. Ma ci sono anche molti spazi per le ripartenze gialloblù e su una di queste Urso gode di parecchia libertà, prova il tiro insidioso che Scotti ribatte. L’acciaccato Renzi non è in giornata e il Rimini fatica parecchio in fase di impostazione, ma dopo un colpo di testa di Fedi su calcio d’angolo, la squadra di Osio prende coraggio e guadagna metri, sfruttando anche un certo rilassamento degli ospiti. Bisogna però aspettare il 37’ per vedere il primo tiro in porta del Rimini, la conclusione centrale di Del Sole non può creare problemi a Nardi.

Ripresa brillante. I ruoli si invertono nel secondo tempo, esattamente come le posizioni di Sartori ed Herrera. Quest’ultimo sembra a suo agio sulla destra e dai suoi piedi nascono le azioni più pericolose del Rimini in avvio di ripresa, due cross dal fondo per Spinosa che incorna sull’esterno della rete e per Bussi che a centro area ci mette la testa ma trova ancora una volta Nardi pronto all’intervento. Prontissimo è anche Scotti che al 7’ vola all’incrocio alla sua sinistra per mandare in angolo una punizione potente e telecomandata di Pasi entrato a inizio ripresa al posto dell’evanescente D’Antoni.

Colpisce il Rimini. Il Santarcangelo prova a complicarsi la vita, quando Fedi perde ingenuamente palla in mezzo al campo e poi è costretto a stendere Bussi limitando i danni con un cartellino giallo. Il primo vero intervento di Nardi arriva al 21’ quando deve uscire sui piedi di Sartori che si infortuna e lascia spazio a Maio. Ed è proprio il neo entrato che timbra il vantaggio biancorosso, buttandosi di testa in mezzo ai due centrali gialloblù sul cross delizioso di un Sereni al passo d’addio.

Risponde il Santa. Fine del Rimini. La reazione del Santarcangelo è tutta affidata ai piedi Pasi che continua il suo personalissimo duello con Scotti bravo in altre due occasioni a negargli la gioia del gol. I padroni di casa sbagliano tutti i passaggi, liberano l’area con troppa sufficienza e quando Pasi batte il corner numero cinque dei gialloblù, Obeng, un altro neo entrato, può colpire indisturbato segnando di testa la rete di un chiaro.

Debutti e striscioni. Nicola Gambini e Filippo Berardi, assieme hanno 33 anni, ricorderanno a lungo questo derby per il loro debutto assoluto nel calcio professionistico. E mentre l’era-Amati sta volgendo al termine, la curva Est ha mostrato il suo disappunto per le trattative che stanno andando a vuoto da oltre due anni: Jet Set, Esposito, Belfanti, Bse. Volendo, ci sarebbe pure Corrado Del Giudice.

 

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