Sara Errani e un 2014 reso indimenticabile dal trionfo a Wimbledon

Rimini

MASSA LOMBARDA. Ancora regina dello sport romagnolo, il 2014 finisce per Sara Errani come il 2013, in testa al plotone degli atleti di casa nostra. Per la campionessa di Massa Lombarda, che chiude la stagione al numero 14 del mondo, valgono tre risultati straordinari: finale al Foro Italico, fermata da un infortunio contro Serena Williams, vittorie in doppio a Wimbledon e agli Australian Open per un “Career Grand Slam” in coppia con Roberta Vinci che pochissime nella storia di questo sport possono vantare.

Sara, la stagione 2014 è stata caratterizzata da picchi altissimi, finale a Roma, vittoria in doppio a Wimbledon e agli Australian Open, e da momenti più difficili. Quanto hanno pesato gli infortuni?

«Nel complesso sono soddisfatta del mio 2014, ho sempre dato il massimo in ogni torneo e per me questo è ciò che conta: io lavoro tutti i giorni per migliorarmi. Ci sono stati tanti bei momenti, peccato per i due infortuni a Roma e a Singapore, ma sono cose che capitano anche se mi hanno fatto capire bene quanto importante sia la salute e quanto troppe volte la si dia per scontata».

Partire da numero 14 nel 2015, dopo avere iniziato le due precedenti stagioni da top ten, genera qualche pressione in meno?

«Lo dirò strada facendo, forse qualcosina in meno sì. Più che altro sono un po’ più libera di scegliere i tornei in cui giocare, non avrò vincoli di nessun tipo».

In quale torneo vorrebbe arrivare al top della condizione e qual è il sogno nel cassetto?

«Vorrei essere al top in tutti. Scherzi a parte, quest’anno sarà un po’ particolare perché a causa della pertosse e delle due microfratture alle costole ho cominciato molto in ritardo la preparazione: dovrò essere brava a gestirmi e a lavorare fisicamente anche durante i primi tornei».

L’Italia sta vivendo un momento difficile, dal punto di vista economico e sociale, lei che giri il mondo 360 giorni all’anno, come pensa che gli altri ci vedano?

«Di sicuro non è un periodo facile per l’Italia: girando il mondo ti accorgi di piccole e a volte grandi differenze con altri paesi. Però credo che il nostro abbia grandi margini per risollevarsi, se tutti fossimo un po’ più responsabili con noi stessi in primis e poi anche con gli altri, beh questo sarebbe già un bel punto di partenza».

Come si è preparata in vista dei tornei australiani e quali farà?

«Ho iniziato molto tardi la preparazione per via degli infortuni, dovrò essere brava e attenta, consapevole di dover lavorare molto. Inizierò in Nuova Zelanda, ad Auckland, e poi Sydney e gli Australian Open».

Quest’anno pensa di tornare a giocare la Fed Cup sin dal primo turno a Genova contro la Francia?

«Sì, io ci sarò. L’anno scorso era logisticamente infattibile andare in Usa ma io amo giocare per la nazionale per cui ci sarò, anzi ne approfitto per dire a tutti gli italiani che avremo bisogno di loro perché sarà un match durissimo, per cui andate a comprare i biglietti e venite a sostenerci».

Chiuda con un saluto a tutti tifosi romagnoli…

«Un felice anno nuovo a tutta la Romagna, so che siete sempre in tanti a seguirmi e a sostenermi per cui anche quest’anno cercherò di dare il massimo e lottare come sempre, un grande abbraccio».

 

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