Il Forlì scaccia i fantasmi, battuto il Gubbio

Rimini

 

FORLÌ. Il Forlì si prende tre punti d’oro e allontana i fantasmi del post Prato. Perchè non solo i biancorossi hanno sconfitto 2-1 il Gubbio, ma hanno anche offerto una prova concreta, fatta di belle trame e tanta grinta. Senza farsi mancare la sofferenza finale di una partita avuta in mano per 75 minuti. Peccato per l’infortunio di Hamlili (problemi alla clavicola dopo un tentativo di rovesciata), ma per l’allenatore Rossi la risposta migliore a chi faceva dipendere il suo futuro dal risultato di ieri. Risultato che non fa una piega, che anzi va stretto al Forlì. Alla vigilia del duplice impegno di venerdì, Ascoli (il 14) e Spal (il 21), una boccata d’ossigeno per ritrovare quella serenità che anche contro gli umbri a volte è parsa smarrita, innescando problemi nella gestione della partita.

Tridente. Prima dell’inizio della partita tifosi uniti in campo per sventolare le proprie bandiere e rinnovare un gemellaggio che dura da diversi anni. Rossi ripresenta il tridente con il ritorno in campo di Docente al fianco di Melandri e Castellani. A sinistra lancio di Fantoni, riproposto Guidi in difesa dove Jidayi fa il quarto a destra. Modulo 4-3-3 anche per il Gubbio. Nelle prime fasi gli umbri provano a fare gioco, il Forlì attende e riparte, una mossa che si rivelerà decisiva.

La botta. Al 13’ testa di Castellani centrale su angolo di Cejas. Prove generali per il gol che arriva dopo 120 secondi. Sempre Cejas dalla bandierina, questa volta verso il limite, sinistro di Fantoni ribattuto, la palla torna al numero tre biancorosso che con un sinistro-bis infila nell’angolino per il suo primo gol stagionale. Al 17’ Cejas, particolarmente illuminato, alza un pallonetto per Hamlili in mezzo all’area, il marocchino cerca un’acrobazia ma manca la palla, cade male e si infortuna alla spalla, sostituito da Djuric. Arrigoni spostato a destra, il neo entrato a sinistra. Al 20’ punizione di Loviso da venti metri, alta. Primo segnale di reazione del Gubbio che però in difesa soffre parecchio. Come dimostra una bella azione in velocità del Forlì al 25: la palla giunge a Melandri che conclude dal limite, Iannarilli respinge in tuffo. Al 26’ rischio per il Forlì: Mancosu sfugge a Fantoni, cross basso, Guerri, schiaccia la girata verso la porta, vola Scotti a mettere in angolo. Al 36’ ancora Cejas mette una palla in mezzo all’area, Arrigoni libero e in posizione regolare si arrampica, ma alza solo la sfera senza indirizzare verso la porta. Al 45’ la grande occasione del raddoppio per il Forlì: gran tiro di Cejas dal limite il portiere tocca la palla che sbatte sulla traversa; arriva Docente, ma calcia alle stelle. Un buon Forlì quello che va negli spogliatoi, con una manovra efficace quando può agire in velocità e un Cejas capace di sfornare passaggi precisi. La difesa a quattro tiene il campo con un Drudi a volte maestoso e un Guidi che dà l’impressione di trovarsi bene nella difesa a quattro, più di quanto non accade con la squadra schierata con tre difensori.

Il bis. Nella ripresa al 7’ punizione di Loviso, deviazione di Melandri in barriera, per poco non ci arriva Lasicki a due passi dalla porta. All’8’ diagonale di Melandri di poco a lato. Al 12' grande punizione di Loviso dalla destra, Scotti alza sulla traversa. Il Forlì scaccia i fantasmi due minuti dopo: rimessa laterale di Arrigoni, Docente sorprende la difesa, da posizione angolata tira ma respinge Iannarilli, arriva Melandri che di sinistro scaglia in rete. Adesso pare un Forlì sul velluto, capace anche di divertire: al 17’ grande combinazione Castellani-Docente, il bomber apre troppo il piatto solo davanti al portiere e manda a lato. Un errore che il Forlì rischia di pagare caro perchè al 29’ Loviso riapre la partita con una incredibile conclusione dai 30 metri. Il Forlì inizia a soffrire, con il Gubbio che prende fiducia. E infatti si soffre fino alla fine. Al 45’ angolo di Loviso, sponda di Lasicki, per Luciani che di testa impegna Scotti in angolo. Al 50’ percussione di Marchionni, cross che nessuno tocca, prima del dolce fischio dell’arbitro.

 

 

 

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