Promessa di Cascione a Lugaresi:«Presidente, io resto a Cesena»

Cesena

CESENA. Visto che scrivere o dire sempre le stesse cose alla fine stanca, ecco fortunatamente arrivare due frasi che mettono la parola fine alla soap opera di inizio gennaio. Nella tarda mattinata di ieri a Villa Silvia, Giorgio Lugaresi viene avvicinato da Emmanuel Cascione: «Presidente, io sono felicissimo di restare a Cesena». Risposta di Lugaresi: «E noi tutti siamo contentissimi che tu rimanga qui». Sipario.

Con il rinnovato impegno di Cascione, Giorgio Lugaresi è tornato dalle ferie giusto in tempo per regalarsi un sorriso gratis sul mercato. Due concetti (gratis e mercato) che per la verità raramente si accompagnano, soprattutto in un periodo delicato come questo per la storia della società.

Incontro con il sindaco. Alla domanda se in gennaio lo preoccupi di più la situazione tecnica o quella finanziaria, Lugaresi ha pochi dubbi: «La gestione tecnica non mi dà nessun pensiero, mi basta vedere come lavora Foschi. Resto invece molto preoccupato per quanto riguarda l’aspetto economico. Giovedì insieme ad alcuni consiglieri incontrerò il sindaco e ribadiremo la gravità della situazione».

Anche nel gennaio di un anno fa si iniziò a delineare una linea di comunicazione tra Cesena Calcio e Amministrazione, con l’incontro in febbraio in Comune con una serie di aziende e l’inizio di un percorso che mise il Cesena in linea di galleggiamento. E oggi? Oggi le onde sono tornate piuttosto forti, serve una nuova accensione del compressore per galleggiare in sicurezza. Il Cesena chiede al sindaco Lucchi una presenza concreta nei contatti e nei singoli incontri con le aziende, mentre da parte sua il sindaco si è detto disposto a supportare un’altra convention per coinvolgere nuovi partner: «Che cosa mi aspetto dall’incontro col sindaco? Mi aspetto che le cose si facciano con senso compiuto - continua Lugaresi - e soprattutto che diano risultati a breve. Chiedo che si lavori tutti insieme per tutelare una squadra che porta allo stadio 10.000 nostri concittadini, un patrimonio del nostro territorio che, lo ribadisco, va tutelato per certi versi come la Biblioteca Malatestiana».

Preoccupazioni e battaglie. Lugaresi negli ultimi due mesi ha esternato più volte la sua preoccupazione. Sono spuntati problemi inattesi? «Ma guardate che noi abbiamo sempre detto che da soli non potevamo farcela, che l’impegno di una decina di soci non poteva bastare senza l’arrivo di rinforzi. In più c’è stato l’affare-Giampaolo, che si aggiunge alla presa di posizione di certi creditori che con la precedente gestione erano silenti e ora si sono fatti aggressivi. Ma non credano di avere a che fare con degli sprovveduti: se ci sono persone che hanno ciurlato nel manico e oggi spuntano fuori da sotto la lapide, sappiano che noi siamo pronti a rivolgerci alla magistratura per chiedere chiarezza su ogni situazione».

Futuro. In vista delle prossime scadenze, bisogna aspettarsi almeno una cessione pesante sul mercato? «Bisogna essere realisti e dire le cose come stanno: se sarà un affare conveniente, lo valuteremo, con il conforto di avere un dirigente capace come Foschi a gestire la parte tecnica». Il finale Lugaresi lo dedica alla squadra: «Oggi (ieri, ndr) ho visto un allenamento meraviglioso su un bel campo in erba appena rifatto. Le facce pulite dei nostri giocatori e la passione di Bisoli e del suo staff sono state le immagini più belle della mia giornata».

 

 

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