La notte del Fantini, dove tutto ebbe inizio

Rimini

CERVIA. «La sabbia e una rete, forse da pesca montata alla bell’e meglio dalla mia mamma. Il beach volley in Italia è nato così, molto più di trent’anni fa, poi il viaggio in California e l’illuminazione del due contro due, quella sì, trent’anni fa esatti».

Claudio Fantini sintetizza così la nascita in Italia e anche in Europa di una delle discipline olimpiche più “giovani” ma anche di maggior successo, il beach volley, festeggiato sabato in una serata dalle emozioni forti al Fantini Club di Cervia.

Una bella fetta di storia del beach nostrano era presente sul palco, magari dopo aver partecipato ad uno dei tornei “revival” organizzati per l’occasione. Tutti pronti a raccontare un aneddoto o una partita indimenticabile giocata da queste parti, magari nei primi dieci anni di storia di questa disciplina. La bellezza di tutto sta poi nello scoprire come molti di questi personaggi abbiano fatto della pallavolo su spiaggia una ragione di vita, chi come allenatori di giovani, chi come gestore di scuole di beach volley per amatori.

Lorenzo Dallari ha fatto da gran cerimoniere alla serata e non poteva essere altrimenti visto che era presente al primo torneo ufficiale disputato nel 1984 e vinto da Angelo Squeo, attuale numero 1 del beach volley nella Fivb, in coppia con Penteriani, altro nome storico della sabbia italica. Ospite d’onore un emiliano che ha vinto l’oro olimpico ma nello sci, Giuliano Razzoli, vincitore dello slalom speciale di Vancouver.

Sul palco sono sfilate alcune fra le giocatrici più forti dell’ultimo ventennio e non solo sulla sabbia, le campionesse del mondo di Berlino 2002 Darina Mifkova e Paola Paggi (tuttora in attività), Barbara Valsesia, Roberta Marini, moglie del coach della nazionale azzurra Paulao e grande interprete del beach italiano, Cristiana Parenzan e Federica Lisi, moglie di Vigor Bovolenta (che nel pomeriggio aveva presentato il libro “Noi non ci lasceremo mai”).

In campo maschile parata di stelle, a partire da Hugo Conte, che vinse il suo ultimo titolo italiano in coppia con Sanguanini (sabato vincenti anche nel torneo over 40) sotto il diluvio nello stesso giorno in cui nacque sua figlia Camila, riuscendo a battere Babini/Solustri in tempo utile per prendere l’aereo e volare a Catania dove la moglie stava per partorire. Fino ad arrivare a nomi storici come Gianni Mascagna, tre titoli con tre compagni diversi (Lequaglie, Cordovana e Ghiurghi), al plurivincitore del titolo italiano Riccardo Fenili, lui con quattro compagni diversi, Fabio Galli, recordman di piazzamenti e presente a Cervia con parole bellissime sul futuro del beach, Tomatis, Domenghini e Giumelli, Stefano Masciarelli, campione di tutto nell’indoor con Il Messaggero Ravenna e la nazionale, ma al tempo stesso ottimo giocatore di beach, Mauro Gavotto che è tuttora in attività e a Cervia è di casa, “mano di pietra” Franco Bertoli, finalista del torneo Over, i romagnoli Piero Molducci, vero pioniere della sabbia, e Antonio Babini, i romani “terribili” ma veri e propri “animali da palcoscenico” Fosco Cicola e Riccardo Lione.

La storia del beach ripercorsa in una serata nella quale si è anche parlato di futuro ed è stato il consigliere federale delegato per il beach volley Vasco Lolli a pronunciare le parole più importanti, confermando l’idea di creare un vero e proprio “Club Italia” del beach volley. Magari proprio a Cervia. Magari con sede al Fantini Club, che potrebbe così festeggiare nel migliore dei modi i suoi primi trent’anni di matrimonio con la pallavolo sulla spiaggia.

Enrico Spada

 

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