Rimini-San Marino, la finale che ti aspetti

Rimini

RIMINI. Passare da brutti, rotti e sfiduciati a belli, tosti e caratterialmente vincenti in un pomeriggio, nello spazio di nove inning o di tre ore e mezzo. Evidentemente si può, perchè la squadra che aveva balbettato per tutta la settimana a Brno, perdendo malamente contro gli olandesi, rischiando l’impossibile contro tedeschi e ucraini, salvandosi solo per il modesto livello dei francesi, è poi risorta nel giorno più importante, rifilando la seconda scoppola al baseball “tulipano” a distanza di dodici mesi, quando a Barcellona capitan Crociati alzò il trofeo.

La scena si è ripetuta domenica sul diamante di Brno. «Ho voluto che fosse proprio Pippo ad alzare la coppa anche questa volta - afferma il presidente Rino Zangheri - è venuto a Brno con noi e ha sofferto con noi. Questo è il suo mondo e si è commosso veramente tanto».

Chi avrebbe puntato sui Pirati in finale dopo un girone con tante ombre e poche luci? «Io ero fiducioso - prosegue il Pres - perché li ho visti carichi domenica prima della partita. Avevamo in pedana il nostro migliore lanciatore ed ero convinto che se Ekstrom avesse lanciato alla sua maniera, potevamo anche portarla a casa. Abbiamo sprecato tantissimo sulle basi, ma abbiamo pure battuto molto più di loro e la nostra vittoria è meritata. Non dimentichiamo chi avevamo di fronte, il Neptunus rappresenta il meglio del baseball olandese, sia come collettivo che come individualità».

Come spiega la metamorfosi della squadra dal girone eliminatorio alla finale? «Sono sempre stato abituato a fare i conti alla fine, non a metà strada, nel bene e nel male. Ero sicuro che i ragazzi avrebbero reagito positivamente, perchè hanno avvertito la fiducia della società e dello staff tecnico, anche quando tutti erano pronti a dar contro, quando le critiche si sprecavano. La squadra va sostenuta soprattutto nei momenti più delicati, se poi i giocatori hanno gli attributi, li tirano fuori al momento giusto. E chi ha giocato meno in campionato ma è stato chiamato in causa in questa settimana, ha dato risposte importanti, soprattutto in finale».

Rimini negli ultimi anni ha toppato spesso gli appuntamenti importanti, ma c’è sempre stata. La vittoria di Brno, diciamolo, contro pronostico, può essere la svolta della stagione e della storia recente dei Pirati? «Lo spero e ne sono convinto. Nonostante le due sconfitte in campionato contro San Marino, avevo visto buone prestazioni in campo».

A memoria, difficilmente si ricorda una stagione così piena di infortuni. «Siamo partiti per la Coppa senza giocatori come Salazar e Chiarini, poi si è infortunato Gomez, per fortuna abbiamo potuto schierare Mazzanti in finale e la sua presenza nel box è stata decisiva. Molto importante è stato anche il recupero di Corradini che ha allungato il nostro monte di lancio, regge senza problemi almeno cinque inning e ha dato maggior solidità alla nostra partita degli Asi».

C’è poco tempo per festeggiare, perchè da giovedì comincia la serie con Bologna nei play-off. «Punto a due vittorie, ma l’importante è portarne a casa almeno una e poi cercare di raccogliere il massimo nelle due sfide consecutive contro Parma».

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