Cesena, lo stadio è un patrimonio

Cesena

CESENA. Il commento più eloquente lo regala il vicepresidente Mauro Urbini quando sono circa le 8 della sera: «Di fatto siamo iscritti alla prossima stagione. Ci siamo riusciti 45 giorni prima della scadenza e se ripenso alle enormi difficoltà di quest’anno, è un risultato fantastico».

Accordo con Pubblisole. Ieri pomeriggio nella sede di corso Sozzi, Ac Cesena e Pubblisole hanno messo la firma su un accordo destinato a cambiare la storia del Cavalluccio e del suo stadio. Pubblisole ha acquisito i diritti per ricercare lo sponsor sulla maglia per la prossima stagione sportiva e dà vita a un progetto di naming dello stadio. In pratica, al Manuzzi verrà abbinato il nome di uno sponsor che sarà romagnolo e appare estremamente probabile che sarà un’azienda del gruppo Pubblisole. L’accordo per la ricerca dello sponsor per la maglia è annuale con diritto di prelazione, quello legato allo stadio è triennale con opzione per allungarlo fino a dieci anni. Non emergono cifre ufficiali, ma per il Cesena è un affare dall’impatto immediato di un milione di euro.

Lo stadio come valore. All’incontro di ieri pomeriggio hanno partecipato Giorgio Lugaresi e Mauro Urbini per il Cesena e il direttore di Pubblisole Gianluca Padovani, che hanno messo la firma su un preliminare che sancisce la conclusione di una trattativa coltivata per mesi, visto che già in gennaio erano emersi segnali della volontà del Cesena di sfruttare al massimo le potenzialità dello stadio più bello della Romagna.

Nel giugno 2013, il Cesena aveva rinnovato l’accordo con la concessionaria di pubblicità Gsport, un accordo quinquennale da 500.000 euro a stagione.

Ora ecco un nuovo accordo con un partner d’eccellenza come Pubblisole, società che si occupa della gestione degli skybox e dei servizi catering del Manuzzi, e come è noto non è solo la “casa madre” di Teleromagna, ma una società estremamente dinamica nel ramo del marketing e dell’organizzazione di eventi, capace di consorziare una serie di realtà di prim’ordine del territorio. Quali? Eccole: Amadori, Baruzzi prefabbricati, Camac, Combitras, Commercianti indipendenti associati, Creditpartner, Casadei sonora, Lelli Group, Effegibi, Gardini per arredare, Galletti Boston edizioni musicali, Gomme & Service, Gruppo Villa Maria, Hippo Group, Icrs, Infotek, Maggioli, Marino Vernocchi, Maurizio Prati, Maxicart, Molino Spadoni, Olidata, Olimpia Costruzioni, Onit, Orogel, Righi Group, Roberto Valducci, Siafin, Saninvest, Technogym, Trevi, Wafra.

Innovazione. L’accordo in essere tra Ac Cesena e Pubblisole è legato alla delibera della nuova giunta comunale che uscirà dalle prossime elezioni. «È un contratto preliminare di grande importanza - continua Urbini - è la dimostrazione che non siamo più soli, che il nostro lavoro viene apprezzato».

Lo stadio diventa il vero volano di attrazione delle aziende, che a turno potranno abbinare il loro nome al Manuzzi, in un progetto di marketing (già usato all’estero e al Mapei Stadium di Reggio Emilia) aperto a tante varianti: «Per esempio potrebbero anche esserci due sponsor sulla maglia - chiude Urbini - uno per l’andata e uno per il ritorno. Tanti partner romagnoli che uniscono il loro marchio al Cesena: il massimo».

Lugaresi. Così il presidente Lugaresi: «È un gran bel segnale. Le aziende del territorio hanno premiato la serietà del lavoro di questi mesi». Lo stadio in questo modo si ripropone come una vetrina per eventi, concerti e convention. Un Manuzzi che presto avrà al suo fianco il nome di uno sponsor e i puristi resteranno spiazzati. Però i colori e il calore di Cesena-Empoli sono un sogno per centinaia di piazze dove gli stadi non sono riusciti a stare al passo coi tempi, ritrovandosi deserti e aggrappati ai ricordi di un pubblico che non si vede più. Il più pieno rispetto della tradizione è vedere ancora tanta gente allo stadio in una categoria professionistica.

 

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