Rimini in "gatta" con Lacagnina

Calcio

RIMINI. Dalla nebbia del Romeo Neri sbuca la sagoma di Antonio Eros Lacagnina, il peggior arbitro visto da queste parti in tempi recenti. Il fischietto siciliano è il principale responsabile della sconfitta del Rimini contro il Real Vicenza, la terza nelle ultime quattro partite. E così diventa inutile la miglior prestazione dei biancorossi nell’ultimo mese e mezzo di campionato.

La conta degli assenti. Tre assenze, pesantissime, in casa biancorossa, quelle annunciate di Nicastro, Baldazzi e capitan Brighi. Osio dopo aver provato qualche nuova soluzione tattica che non ha portato effetti positivi, torna ad affidarsi al collaudato 4-3-3 con Morga che vince il ballottaggio con Bussi (in panchina) e Zanigni (in tribuna) affiancato da Fall a destra e Sartori a sinistra, mentre a centrocampo il tecnico biancorosso dà un’altra chance a Renzi mentre Del Sole è preferito a Valeriani. Classico 4-2-3-1 per il Real Vicenza che punta tutto sulla vena realizzativa del bomber massimo Alessandro.

Uno-due mortifero. La partita cambia completamente dopo il primo quarto d’ora. Quando arriva un cross da destra in piena area biancorossa, Gasperoni sembra in vantaggio su Rebecchi che arriva da dietro in corsa e cade a terra sul contrasto. Per l’arbitro è rigore (e ci sarebbe parecchio da discutere) ma soprattutto arriva un inconcepibile cartellino rosso per l’esterno destro del Rimini. Il penalty è affidato allo stesso Rebecchi che spiazza Scotti. Neppure il tempo di riassestarsi per l’inferiorità numerica e il Real Vicenza colpisce nuovamente. Martinelli sbaglia il tempo sul lancio in profondità per Lavagnoli che vola a destra, il suo tiro-cross è salvato sulla linea in scivolata da Rosini ma Alessandro è appostato alle spalle del centrale biancorosso e sfrutta il rimpallo per metterla dentro.

Illusione Fall. La montagna da scalare è un classico “ottomila”, per le assenze, per l’inferiorità numerica e per il senso di impotenza che scaturisce dalle cervellotiche fischiate di Lacagnina con il Neri in subbuglio. Il Real Vicenza ora attacca con continuità sulla sinistra, laddove il Rimini è in inferiorità. Serve qualcuno che si sacrifica e infatti in un paio di occasioni ci sono le lunghe leve di Fall per andare a coprire le falle che si aprono quando Rebecchi viene lanciato in profondità. Il Real Vicenza si conferma miglior attacco del girone ma la difesa lascia a desiderare. E infatti, quando Sereni al 27’ calibra un cross da sinistra, Fall può staccare di testa sulle spalle di Tricoli riaprendo la partita.

Altra scoppola. La voglia c’è, l’impegno anche, ma il Rimini è costretto a rischiare tantissimo, giocando tra l’altro con un assetto “new look” e provando a recuperare un passivo che ora sembra meno netto. Il Real Vicenza però riprende a fare la partita, attacca sempre con quattro-cinque giocatori, tutti pericolosi, per tre volte vanno al tiro Alessandro, Rebecchi e Sandrini sui quali ci sono i guantoni di Scotti. Ma al 40’ Lavagnoli viene lasciato libero di colpire dai venti metri sugli sviluppi di un corner e fulmina Scotti.

Cuore biancorosso. Osio manda in campo Bussi al posto di Sartori e si getta in avanti a caccia di un’impresa. Al 10’ ci prova Sereni su punizione che aggira la barriera ma si spegne di pochissimo oltre la traversa. Passano cinque minuti, altra punizione, questa volta battuta da Fall che scodella in mezzo all’area, la palla arriva a Martinelli, conclusione ribattuta e sfera preda di Spinosa che indovina il tiro nell’angolino dove Tomei non può arrivarci. La furia del Rimini non conosce soste, al 20’ Spinosa lancia Fall che va via in mezzo agli incerti difensori centrali veneti e scarica in porta il pallone che completa la rimonta.

Fischiate chirurgiche. Il Real Vicenza torna a spingere ma non sfonda. Poi Lacagnina torna protagonista. Alla mezzora inverte una punizione che era a favore del Rimini, Alessandro la batte alla perfezione, la palla colpisce la traversa e sbatte sulla linea (dentro o fuori?). Al 32’ non fischia fallo su Rosini travolto in una sortita offensiva e scatta il contropiede del Real che Alessandro chiude alla sua maniera. Stavolta è finita.

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