Ora l’Imolese ha il re dei bomber. E’ Lanini, un 17 da... 17 punti

Calcio

IMOLA. Diciassette. Il numero che lo scorso anno era sulle spalle dello “sciagurato” Pittarello, quest’anno è sulle spalle di quello che attualmente è il capocannoniere del girone B con 10 reti ma anche il giocatore che ha portato più punti alla propria squadra.

Lanini vuol dire 17 punti

Sono diciassette infatti i punti che Eric Lanini con i suoi gol ha portato all’Imolese con la doppietta al Gubbio. L’ultima prodezza ha consentito ai rossoblù di cancellare due numeri (imbattibilità interna degli umbri che durava da marzo 2018, 2 sole reti subite finora) che avevano fatto paura alla vigilia. E non era certo cominciata bene al Barbetti: «Dal calcio d’inizio con 8 uomini a rovesciarsi tutti nelle nostra metà campo – analizza Lanini – era chiaro che il Gubbio voleva cercare di farci perdere certezze e spaventarci: siamo andati sotto 1-0 ma siamo stati bravi a riprenderci subito, non so quante altre squadre sarebbero riuscite a ribaltare la gara come siamo riusciti a fare noi, andandoli a pressare alti a partire dagli attaccanti in modo che la linea difensiva potesse alzarsi e prendere così campo».

Il recupero dal quale è nato il pari di Mosti e l’1-2 di Lanini con quella controfuga e il tocco sull’uscita di Marchegiani, infine il gol su assist di Carraro ad inizio ripresa: 3 gol dell’Imolese, 3 gol con Lanini protagonista.

«Sul gol del 2-1 sono partito a tutta velocità per chiudere il difensore che da subito ho battezzato avrebbe spostato il pallone verso l’esterno, sul rimpallo sono partito in campo aperto deciso a scartare Marchegiani e quando ho alzato gli occhi l’ho visto in uscita e l’ho dribblato. Prima della fine del tempo purtroppo ho sbagliato un tiro su passaggio di Valentini poi nella ripresa è stato bravissimo Carraro con quell’assist a liberarmi al tiro per quella che è stata la mia prima doppietta in campionato con l’Imolese».

La doppia cifra in classifica marcatori significa miglior stagione finora per Lanini: Dionisi, però, chiede di più non solo al proprio attaccante ma a tutta la squadra. «Preferisco uno come Dionisi che mi stimola sempre piuttosto che un allenatore mi dica che sono perfetto. Se per lui il fatto di aver segnato 13 gol totali in 25 partite non basta vorrà dire che devo migliorare ancora e questo è uno stimolo per me perché ha grandi aspettative su quanto posso fare e sul contributo che posso dare all’Imolese. A livello di squadra dove dobbiamo migliorare? Certamente rispetto al passato siamo diventati più cinici così come dobbiamo fare meglio nei finali di gara come quello di Gubbio quando abbiamo rischiato di gettare al vento una gara che era già vinta. La Sambenedettese domani? Per me è il ricordo più bruciante del girone di andata».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui