«Unieuro, niente scuse. Ne usciremo con il gruppo»

Basket

Uno shock dal quale urge riprendersi immediatamente. E’ stato questo ed è vissuto così anche dalla Pallacanestro 2.015 il ko di domenica con Cagliari che tanti dubbi e conseguenti domande, lascia sul tavolo. A tutto risponde il presidente Giancarlo Nicosanti.
Come giudica la prestazione offerta dalla squadra domenica?
«Brutta, davvero brutta. Potremmo cercare tante scuse, alcune delle quali effettive come l’infermeria piena e difficoltà ad allenarsi, ma la verità è che questa prova fa seguito a un’ altra gara altrettanto brutta con Imola ed è questo che non è accettabile».
Cosa, soprattutto, non è giustificabile?
«Le partite si possono perdere e ne perderemo ancora, ma subire 101 punti in casa dall’ultima in classifica affrontando il match con atteggiamento remissivo come anche la settimana precedente, non è ascrivibile esclusivamente alla bassa intensità con la quale ti puoi allenare a causa delle assenze. Abbiamo giocato troppo male per limitarci a questa considerazione».
In più, tanto nervosismo e l’alterco nel primo tempo tra Marini e Valli.
«Sì e Marini si è scusato com’è giusto che sia. In una stagione un episodio così, che pur non dovrebbe verificarsi, lo si può “abbonare” dopo un necessario chiarimento. Dovessero essere più d’uno, no».
Anche perché minerebbe l’alchimia di gruppo. Lo spogliatoio dell’Unieuro come sta?
«Sta che anche questa settimana non ci si può allenare tra De Laurentiis col virus intestinale e Melvin Johnson a letto pure lui. Però una squadra con gli attributi ne viene fuori comunque perché capita anche agli altri e non dobbiamo fare le vittime».
Bene, anzi mica tanto, ma parlavamo di rapporti di spogliatoio.
«È un bel gruppo e non ci sono problemi. Lo vedo tutte le volte che vado in palestra. Questa è stata la nostra forza sinora e deve esserlo ancora perché è dal gruppo e col gruppo che possiamo rialzarci».
Sì, ma ora arrivano le trasferte di Verona e Jesi, poi Roseto in casa e Montegranaro fuori: un ciclo di ferro...
«Meglio così, preferisco avere adesso una serie di partite contro avversarie forti per capire se la compattezza, la voglia di lottare e vincere che abbiamo avuto all’andata, ci sono ancora».
Le ultime prestazioni hanno messo sotto la lente lo stesso Giorgio Valli. La fiducia nel coach è sempre intatta?
«Valli ci ha fatto vincere 10 partite nel girone d’andata, parlano i numeri. Mi auguro sia il coach che ci fa fare 20 punti anche nel ritorno, pur se più difficile. Non facciamo prevalere la negatività, si vince e si perde tutti assieme».
E sul mercato, visto il perdurare delle difficoltà fisiche, Forlì ci andrà?
«Al mercato ci guardiamo e non escludo ci possano essere movimenti, ma solo se trovassimo chi possa apportare un valore aggiunto. Ora e in prospettiva della prossima stagione. Insomma, qualcuno che non faccia solo numero, ma la differenza. Se non lo trovassimo resteremo così, perché già com’è la squadra può uscire da questo momento e raggiungere il suo obbiettivo».
Qual è?
«Il miglior piazzamento possibile, nel caso per un turno di postseason non in salita. Non voglio neppure pensare che si rischi di non disputare i play-off».
Certo, ma ora non si deve mettere a rischio neppure il sostegno dei tifosi...
«Sono gli stessi che ci hanno sempre sostenuto sinora, in casa e in trasferta. Non cambieranno e meritano di più di quanto visto nelle ultime settimane. Devono continuare a darci fiducia, ma noi dobbiamo meritarcela».

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