Da Cesena fino al Costa Rica
Un’avventura iniziata alla fine degli Anni ’80, tre decenni fa, quasi per caso con il calcio, proseguita aprendo una ditta di importazione di macchine agricole e chiusa con il ciclismo, sport in cui Ravaglia ha ottenuto i risultati più prestigiosi come talent scout, con due atleti già passati al professionismo. «Mi considero per metà italiano e per metà costaricense - dice Ravaglia - ma sono rimasto 100% cesenate anche se sono qui da più di 30 anni. Giocavo nelle giovanili del Cesena e, dopo un’amichevole a Coverciano, un allenatore costaricense che si trovava lì per il corso allenatori mi chiese se volevo giocare a calcio in Costa Rica. Ero già stato in Centro America, ne ero affascinato e sono andato a giocare nell’Universidad de Costa Rica in prima divisione nazionale che, sia chiaro, era di livello abbastanza basso. Pochi anni dopo ho aperto la mia attività commerciale per le macchine agricole e il mio destino si è legato per sempre a questo paese».
L'intera intervista in edicola sull'edizione del Corriere Romagna in edicola.