Il film del Cesena: uno scenario nuovo con emozioni antiche

Calcio

CESENA. Il sipario sull’anno più difficile della storia del Cesena cala oggi, con l’ultimo giorno di un 2018 tremendo in estate ma finalmente soddisfacente alla fine del girone d’andata del New Deal bianconero. Che abbiamo scelto di ripercorre assegnando i nostri Oscar.

Miglior film

Prima regola imparata nel girone d’andata: le partite facili e dall’esito scontato non esistono neppure in serie D. Solo in un caso il Cesena ha davvero passeggiato dal primo all’ultimo minuto: 20 ottobre 2018, Santarcangelo-Cesena 0-4. Al netto di un piccolo brivido iniziale (tiro a fil di palo di Cinque sullo 0-0), il Cavalluccio ha maramaldeggiato con la sigaretta in bocca sfruttando il pomeriggio di grazia dei tre tenori e un atteggiamento tattico sciagurato del Santarcangelo con la tripletta dello scatenato Gianni Ricciardo simbolo della goleada.

Miglior film d’azione

Impossibile dimenticare quello che accadde poco più di un mese prima, nello storico debutto di Avezzano. Nel caldissimo Stadio dei Marsi, lo scorso 16 settembre, è successo di tutto e ovviamente ci limitiamo a raccontare quello che è accaduto dentro il vetusto impianto abruzzese: clima infernale, gol dell’immediato vantaggio ospite dopo pochi minuti (Ricciardo), occasioni a raffica da una parte e dall’altra, pareggio di casa, 12 minuti di sospensione, cancelli che saltano, invasioni di campo, proteste, tensioni, maxi-recupero. Fino allo slalom speciale di Tortori, gol-vittoria (bellissimo) del primo pomeriggio da tre punti.

Miglior cortometraggio

Due partite, due gol. Non poteva essere migliore il debutto di Jacopo Fortunato, uomo-copertina del mini campionato di dicembre (da 15 punti) del Cesena. Rovesciato in campo da Angelini nel complicato finale di Villa San Filippo contro il Montegiorgio, al primo pallone toccato ha realizzato il gol-vittoria nel giorno della prima caduta del Matelica. Sei giorni dopo, al debutto in casa, altro giro e altro gol nel momento più difficile di Cesena-Vastese. Tu chiamalo, se vuoi, l’uomo della provvidenza.

Miglior attore

Indiscutibilmente Giovanni Ricciardo, che fino allo scorso 8 dicembre (doppietta contro la Vastese al rientro) ha viaggiato a una fantascientifica media di un gol ogni 79 minuti. Acquistato nella penombra a inizio agosto da Alfio Pelliccioni, il centravanti di Ficarra ha avuto un impatto totale sulla nuova realtà, dentro ma anche fuori dal campo: 10 gol, tantissimo lavoro sporco e la sensazione di essere un trascinatore.

Miglior attore non protagonista

Federico Agliardi, primo colpo di mercato a stagione in corso del Cesena, è stato un fattore fondamentale nella risalita. Decisivo fin dal debutto contro il Francavilla (ricordate la sberla di Sanseverino da 30 metri sull’1-0 disinnescata dal portiere?), il numero 1 ha messo la propria firma in tantissime vittorie: Forlì, Jesina, Isernia, Savignanese, Vastese, Real Giulianova, tanto per fare qualche nome.

Miglior regista

Nomination e vittoria abbastanza scontate, anche se non parliamo di un vero e proprio regista ma di un uomo-ovunque: Giuseppe De Feudis ha immediatamente preso in mano il volante della squadra saltando solo una partita per squalifica (Castelfidardo-Cesena). Il Conte è come la passione per il Cavalluccio: non si spegne mai, indipendentemente dalla categoria.

Miglior sceneggiatura

Nella serata più difficile, contro l’avversario più forte e nella giornata più favorevole. Mercoledì 12 dicembre è un bivio della stagione: nel pomeriggio il Matelica espugna Martorano e batte la Savignanese con un rigore di Melandri e la palla passa al Cesena, che alla sera ospita il San Nicolò Notaresco. La banda abruzzese si rivela un ostacolo durissimo: a lungo in balia degli ospiti, il Cavalluccio opera il sorpasso al 90’ con il blitz di Benassi, rispondendo al successo della capolista.

Migliori effetti speciali

Dal cilindro di Danilo Alessandro sono usciti 7 gol, 12 assist, tantissime idee. Talvolta troppo innamorato del pallone, come no, però le migliori invenzioni del girone d’andata sono arrivate dal suo piede, un generatore di occasioni da categoria superiore.

Miglior colonna sonora

Il 14 ottobre 2018 ci sono oltre 11.000 spettatori all’Orogel Stadium per il debutto casalingo del Cesena col Francavilla. La coreografia della curva Mare, piena come un uovo, è da brividi e anche i decibel dello stadio sono quelli dei giorni più belli, con un popolo che ruggisce e trascina il Cesena alla vittoria nonostante la forza dell’avversario e l’espulsione di Biondini dopo mezz’ora.

Miglior montaggio

Beppe Angelini ha allenato e modellato tre squadre in sei mesi: prima il Romagna Centro, quindi il Cesena prima versione e infine il Cesena seconda versione e finalmente al completo. Al netto di un paio di gare complicate (più per il risultato che per altro, a dire il vero), è riuscito a rosicchiare 11 punti in 5 giornate al Matelica e a chiudere con un inimmaginabile vantaggio (+4) il Lato A del campionato. Ora deve ripetersi.

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