Rimini tra due fuochi pericolosi

Calcio

RIMINI. E’ più pesante il gol di Aya al 93’ a Porto Tolle o il sasso che ha spaccato il vetro del pullman biancorosso tornato dal Veneto? Campo e polemiche, i temi del giorno per chi vive quotidianamente l’ambiente Rimini, affrontati con estrema franchezza dal portiere biancorosso Francesco Scotti.

«Il gol di Aya vale tantissimo, perchè ci consente di tenere viva quella piccola speranza di raggiungere i play-out. In caso di sconfitta credo che si poteva anche scrivere la parola fine sul nostro campionato: psicologicamente sarebbe stata una mazzata, il distacco in classifica pesava notevolmente anche perchè avremmo potuto fare la corsa solo su una squadra, mentre adesso, oltre al Cuneo, abbiamo ancora il Delta Porto Tolle sotto tiro».

A proposito di mazzata, quella subita dai veneti in pieno recupero non sarà facile da digerire. «Se avessi preso io un gol al 93’ in una partita che sapeva tanto di spareggio salvezza, sarei ancora qui a recriminare».

Neppure il ritiro è servito per invertire una tendenza negativa a livello di risultati: in un intero girone (dopo la vittoria sul Porto Tolle), il Rimini ha ottenuto due soli successi. «Purtroppo domenica nel primo tempo abbiamo combinato molto poco. Per fortuna ci siamo ripresi nel secondo. Personalmente ho voluto fare il ritiro la scorsa settimana, anche se per come sono fatto io, non ho bisogno di ricercare in ritiro la concentrazione per una partita. Ma è stata una buona settimana, siamo stati assieme, abbiamo cercato di preparare nel modo migliore una partita che valeva una stagione. Siamo arrivati a Porto Tolle carichi e preparati, come spesso ci accade. Poi però c’è il campo, arriva la domenica, si gioca la partita. C’è chi la vive in maniera positiva superando il problema, chi invece si blocca».

Restando ancora per un attimo al discorso tecnico, il mirino è puntato sulle prossime due sfide, legate inequivocabilmente l’una all’altra. Battere domenica il Forlì per giocarsi tutto a Cuneo la settimana successiva. «Soprattutto non perdere contro il Forlì» dice Scotti che poi però corregge leggermente il tiro.- «In effetti bisogna vincere prima o poi, quindi meglio farlo domenica. Anche perchè dobbiamo fare i conti con i nostri risultati ma anche con quelli delle nostre dirette concorrenti».

Porto Tolle però verrà ricordata anche per episodi poco piacevoli. Dal gestaccio di Cesca ai tifosi biancorossi, alla contestazione degli stessi supporter al ritorno della squadra al Romeo Neri. «Beh, un po’ ce l’aspettavamo, anche se è pur vero che domenica abbiamo raccolto un punto, mentre non ci hanno aspettato la settimana scorsa dopo Castiglione quando avevamo perso giocando tra l’altro una pessima partita».

Quindi il motivo scatenante è stato il gesto di Cesca? «Penso di sì. Non avevamo bisogno di aggiungere un ulteriore problema alla nostra situazione attuale. Non possiamo permetterci di avere un atteggiamento non costruttivo nei confronti dei nostri tifosi. Non lo meritano: ci hanno seguito anche domenica nonostante le prestazioni della squadra e la classifica precaria. Le critiche, a volte anche pesanti, fanno parte del gioco, bisogna affrontarle con lucidità e senza dare in escandescenze».

 

 

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