L’OraSì Ravenna ha Trovato la chiave giusta per la retta via

Basket

RAVENNA. Soddisfatto e prudente, il direttore generale Julio Trovato è consapevole che la vittoria in quel di Imola è solo un passo avanti nel percorso intrapreso dalla squadra: «Stiamo crescendo e gli ultimi due successi conseguiti nei minuti finali mi pare siano risultati molto importanti – spiega – in una fase dove ogni partita rappresenta una verifica del lavoro svolto in settimana. Sono state due affermazioni meritate e non frutto di casualità fortunate perché in ambedue i frangenti abbiamo gestito bene i palloni decisivi che mi rendono ottimista anche se cosciente, come ho sempre detto, di quanto lavoro ci sia ancora da fare».

In ogni modo la missione è stata compiuta e un altro mattone è stato posto sul muro (salvezza o play-off?) mettendo in evidenza la qualità di alcuni giocatori sui quali la società bizantina fa grande affidamento: «Avere Laganà che gioca come sa fare – analizza - anche se è ancora molto lontano dal giocatore che può tornare ad essere ha portato la squadra ad una realtà ben diversa rispetto a quella vista nelle prime uscite poiché lui ha la capacità di fare girare al meglio tutti i giocatori oltre a risultare un terminale offensivo molto importante come attestano i suoi ultimi bottini personali».

Continuando la disamina sui singoli Trovato commenta poi le prove dei due americani Hairston e Smith: «Il nostro centro è stato molto bravo a sfruttare al meglio il pick and roll con Laganà e Smith mentre quest’ultimo non è stato molto tutelato dalla classe arbitrale e perciò non è stato facile per lui trovare la via del canestro però mi aspetto che offra una maggiore consistenza difensiva che in questo caso è mancata poiché per gran parte della gara è stato lui ad occuparsi di Fultz».

Tanti spiragli di luce dunque accanto però a coni d’ombra specie nella fase difensiva che il dirigente giallorosso spiega in questo modo: «Credo che i nostri errori siano dovuti a dei blocchi mentali che ancora affliggono la squadra. Abbiamo per esempio difeso molto bene su Raymond e Bowers ma non altrettanto su Fultz e Magrini perché preoccupati dei primi due non abbiamo prestato la giusta attenzione sugli esterni e questo non va bene».

In ogni modo al suono della sirena gli incubi sono finiti ed ora si pensa già alla gara contro Mantova che diventa molto importante per consolidare classifica e morale in vista della doppia trasferta a Bologna e Roseto.

«Un’occasione che non dobbiamo sprecare in un torneo equilibrato come questo per mettere fieno in cascina perché alla fine ritengo che uscirà una classifica un po’ strana rispetto alle ambizioni iniziali delle singole società».

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