L'addio di Righetti al Rimini: «Ho fatto questa scelta per il bene di tutti»

Calcio

RIMINI. Si era già dimesso qualche giorno fa, poi la società ha fatto quadrato, c’è stato un confronto tra i dirigenti e la squadra e tutto era rientrato. Ma ieri è stato tutto diverso. In mattinata Gian Luca Righetti si è presentato al campo, ha salutato tutti ed è tornato a Morciano. In molti (non tutti) temevano che finisse così l’avventura di Righetti sulla panchina del Rimini, durata 11 mesi. Conoscendo la persona, onesta, leale e disinteressata, oltre che preparata, c’erano pochi dubbi che dopo la debacle della sua squadra a Imola, ieri mattina le sue dimissioni sarebbero state irrevocabili.
Capendo che non poteva dare altro ad una squadra ed uno spogliatoio in ebollizione, soprattutto alla luce della brutta sconfitta di Imola, ieri Righetti ha fatto le valige, motivando il tutto “per motivi personali”, un classico quando si vuole lasciare con classe e senza polemiche. Poi ha aggiunto: «Mi sono dimesso per il bene del Rimini, era giusto fare così. Si era rotto qualcosa ed ho deciso, per il bene della squadra, della città, della società e dei tifosi, di fare questa scelta ed è giusto che ora arrivi qualcun altro per il bene di tutti».
Quando gli si chiede cosa si fosse rotto Righetti preferisce glissare, dando appuntamento a fine stagione. Sottolinea di aver fatto questa scelta «per dare una scossa» e ci tiene a ringraziare i tifosi: «Sono stati eccezionali a Imola, era come giocare al Neri, è stato bellissimo. Saluto tutti, auguro alla squadra di salvarsi per il bene della società». A.G. 

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