Il Ravenna ha cambiato passo con la spinta dei terzini volanti

Terzini volanti
Il 3-5-2, al di là del risultato, è sembrato una buona idea per tanti motivi, uno per reparto almeno. Anzi di più quando si parla della difesa, perchè non a caso il Ravenna ha lasciato inviolata la porta per la prima volta in campionato ed ha ridotto al minimo i rischi, contenuti nell’intervento comunque decisivo di Venturi su Reginaldo all’alba del match. Certamente Jidayi, più difensore che playmaker nelle sue ultime stagioni cadette, si è ritrovato perfettamente nell’arretramento di una linea, ma a parte la solita certezza rappresentata da Lelj anche Pellizzari ha fatto la sua parte. Avanzando di un reparto, ha soddisfatto il crescendo impressionante di rendimento fornito sulle fasce da Eleuteri e Bresciani, serviti a dovere dal nuovo schema che in fase di spinta risparmia ad entrambi una ventina di metri di campo. Entrambi sono stati eccellenti così come è risultato molto prezioso Barzaghi quando ha rilevato lo stanco “Puma” (soprannome che era stato messo a Bresciani ai tempi del Livorno).
Le punte che pungono
Detto che il terzetto centrale ha sfoderato una prova tutta grinta e lucidità, ecco l’attacco. Nocciolini per la terza consecutiva non ha segnato né avuto occasioni, ma questo è un problema che non esiste perché l’ex bomber di Forlì e Parma tornerà presto a timbrare, Galuppini invece l’ha fatto ed ha confermato che tenendolo vicino alla porta, quindi come seconda punta e non attaccante esterno, le cose possono cambiare in meglio. La coppia-gol giallorossa, quindi, è cosa fatta, ma Magrassi e Raffini non saranno certo accantonati da un tecnico che sa perfettamente che per salvarsi comodamente serviranno i gol di tutti.