Misano ha detto che Dovizioso siede al tavolo dei grandi
Come nel 2017
Con il successo di Misano, “Dovipower” replica sostanzialmente l’eccezionale annata 2017: sono già 3 le sue vittorie in questa stagione (Losail, Brno e Misano), in confronto alle 4 del 2017 (Mugello, Catalogna, Austria e Inghilterra), mentre c’è parità negli altri piazzamenti a podio: un solo 2° posto (in Italia quest’anno ed in Qatar nel 2017) ed un solo 3° (a Misano dodici mesi fa, in Austria nel 2018). La differenza è che manca il risultato di Silverstone, un circuito in cui Dovi aveva trionfato nella scorsa stagione e che non si è disputato quest’anno, per i noti problemi meteo, anche se le Ducati ufficiali erano andate fortissimo. Quello che cambia è il numero di ritiri: uno solo nel 2017 contro i tre di quest’anno. Tolti i piazzamenti sul podio, Andrea aveva fatto 63 punti nelle altre gare nel 2017, mentre quest’anno sono solo 45. Quindi gli mancano i potenziali 25 di Silverstone e i 18 dei piazzamenti.
Dovi realtà
La certezza è che Dovi resta fortissimo, anche se ha un compagno di squadra come Lorenzo che rispetto al 2017 è migliorato enormemente. Se escludiamo, infatti, i punti che non ha guadagnato in Inghilterra, perchè la gara non si è disputata, rispetto al 2017 ha raccolto solo 18 punti in meno, pur raccogliendo due “zeri” in più. Senza quegli sbagli sarebbe molto vicino a Marquez, che ha 67 punti di vantaggio e sarà dura rimontarlo. Lo spagnolo della Honda ha centrato 5 vittorie, 4 secondi posti ed un 3°, mentre nelle due gare in cui non è salito sul podio, Argentina ed Italia, non ha raccolto nemmeno un punto. Quindi gli zeri sono 2. Da tre gare si sta difendendo bene, con due secondi posti e un terzo posto: vedremo se ad Aragon potrà rifarsi.