Cesena, Lucchi annuncia «il ritorno del Cavalluccio»

CESENA. L’applausometro rischia di andare in tilt quando sul palco salgono, in rigoroso ordine alfabetico, Davide Biondini e Giuseppe De Feudis, le due attrazioni della suggestiva presentazione del Cesena al Chiostro di San Francesco. Ma le parole più significative e meno attese escono qualche minuto dopo dalla bocca del padrone di casa, il sindaco Paolo Lucchi: «Scommetto, ovviamente toccando ferro, che per la prima partita di campionato il cavalluccio sarà presente sulle maglie del Cesena. In questo momento lo storico simbolo al quale siamo tutti affezionati è in mano al curatore fallimentare, al quale abbiamo chiesto ufficialmente di poterlo usare. Non ci resta che attendere».

Nuovo corso

Alle 21, quando un incontenibile Daniele Magnani fischia l’inizio, ci sono poco meno di 400 persone al Chiostro ma alla fine saranno su per giù 500 i tifosi che riempiono uno degli angoli più suggestivi di Cesena. A fare gli onori di casa ci pensa Lucchi: «Abbiamo avuto paura di non poter organizzare questa serata - spiega il sindaco - perché il rischio di stare un anno senza calcio era concreto. Per fortuna, dopo un’estate durissima, non è stato così e ora ricominciamo con quella certezza che tutti noi volevamo: una società solida, seria e ben organizzata». A ruota tocca al presidente Augusto Patrignani, il più elegante di tutti: «Rappresento 23 imprese che hanno deciso di metterci la faccia. A breve ci sarà qualche new entry e mi auguro di arrivare presto a quota 30, per fare salire ulteriormente il budget. Abbiamo una missione: riportare ad alti livelli 78 anni di calcio. La squadra è forte e vogliamo vincere». Il microfono passa ai due direttori: Alfio Pelliccioni e Daniele Martini. Così il primo: «Soprattutto in attacco ho puntato su giocatori che conoscevo e che faranno la differenza, anche perché arrivano tutti dalla categoria superiore». Così il secondo: «Le date della nuova stagione? Il primo turno di Coppa sarà infrasettimanale, nel caso il campionato dovesse cominciare il 2, altrimenti slitterà di una settimana e si giocherà proprio il 2 settembre. La Lega spinge per non posticipare l’inizio del campionato, ma ora anche le loro certezze vacillano. Il girone? Non è detto che sia il Girone F, a mio avviso potrebbero fermarsi anche prima e dirottarci più a nord. Quando torneremo a Villa Silvia? Confidiamo di farlo dal 27, dopo il ritiro, o al massimo qualche giorno dopo».

Protagonisti

Grandi applausi, poi, per Beppe Angelini («noi proveremo a imporre il nostro gioco e le nostre idee indipendentemente dal girone e dalle avversarie») e per tutti i giocatori che hanno sfilato sul palco, come sempre divisi per ruolo. Come detto, Biondini e De Feudis hanno stracciato tutti. «Sono pronto a tutto - ha detto il Biondo - ogni giorno torno a casa felice e sereno perché il gruppo lavora con lo spirito giusto e i giovani ascoltano». Il Conte aggiunge: «Noi metteremo a disposizione la nostra esperienza, ma dall’altra parte vedo tanti ragazzi con un’incredibile voglia di imparare e di ascoltare». In squadra ci sono ben 11 cesenati, a partire da un cavallo di ritorno come Nicola Capellini: «Cinque anni fa vinsi il campionato in B, ma giocai solo poche gare. Questa volta vorrei vincere nella mia città da protagonista». Prime parole da bianconero, infine, per Loris Tortori: «Il modulo e il ruolo non saranno mai un problema, mi adatto e mi metto a disposizione della squadra. Non vedo l’ora di cominciare». Chiusura con l’assessore allo Sport, Christian Castorri: «Nessun ragazzo deve avere paura, quando scenderà in campo. Noi siamo il Cesena e questa sarà la nostra forza».

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