Rimini libero di sognare per un’altra avventura

Calcio

RIMINI. Alzi la mano chi, 23 mesi fa, avrebbe pensato che oggi il Rimini si sarebbe radunato per ripartire in un onorevolissimo e prestigioso campionato di serie C.

Due anni dopo

L’8 agosto del 2016 il Rimini Football Club era solo nella testa di Giorgio Grassi e di pochi altri collaboratori, si ripartiva dall’Eccellenza cercando di ricostruire una squadra ed una società dalle macerie sportive. Meno di due anni dopo Grassi ha riportato la pedina esattamente dov’era qualche settimana prima del suo arrivo, allora si chiamava Lega Pro, e molto più in là da dove gli era stata affidata. I greci l’hanno chiamata palingenesi, da palin (di nuovo) e genesi (nascita), ma ogni nuova creatura ha le sue caratteristiche ed ha poco da spartire con le altre. Quella (vincente) del Rimini Football Club era ripartire con un corpo (la squadra, la società) ed un’anima (lo spirito di questa avventura), dunque non una società qualsiasi ed una squadra qualsiasi, ma un soggetto etico che fa sport, una realtà che compete, vince, perde, ma anche pensa e ragiona.

Rivoluzione culturale

Nella “Costituzione” del Rimini Football Club si legge: “Il Rimini è fondato sull’idea che un altro calcio è possibile”.

Quanto di questo articolo sia stato realizzato ancora è da valutare, certi propositi sono rimasti solo sulla carta, come la possibilità di fare del “Neri” il luogo ideale per famiglie e bambini, ma intanto da settembre quando si tornerà allo stadio si potrà vedere uno spettacolo calcisticamente ottimo, verranno abbattute alcune barriere architettoniche, la tribuna avrà una nuova copertura, ci sarà un megaschermo per aggiornarsi in diretta, ci saranno anche nuovi sistemi di videosorveglianza. Questo grazie anche all’amministrazione comunale.

Ma soprattutto si tiferà per una società riminese al 100%, solida ed ambiziosa.

Alle 9.30 allo stadio

Ma torniamo ad oggi, quando il Rimini si radunerà alle 9.30 al “Neri” ed alle 10.30 partirà per il ritiro di Sant’Agata Feltria. Visto che il principio informatore è lo stesso, non si può pensare che questa mattina sarà molto diversa dalle ultime due “prime” che abbiamo vissuto con la gestione Grassi. Di sicuro però gli sportivi riminesi hanno da oggi una carta in più da giocare ed un’occasione in più per sentirsi riminesi e romagnoli, perché è una squadra in larga parte del territorio, è una società che riparte senza un euro di debiti, ed è un campionato stimolante, dove si è liberi di sognare. E forse, per la prima volta dopo tanti anni, si può pensare che il meglio deve ancora venire.

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