L’orgoglio di Grassi per il nuovo Rimini: «Squadra ad alto tasso guerriero»

Calcio

RIMINI. Nella modalità “Un altro calcio è possibile” è stata una delle versioni migliori di sempre di Giorgio Grassi. Il leader del Rimini ieri ha svariato su tutto nella conferenza di apertura della stagione alla Grabo, dalla storia alla filosofia, fino alla sociologia, incidentalmente anche qualcosa di calcio, con le pecore Rosina e Mafalda che pascolavano nel prato adiacente. Vediamo di riassumere.

Grassi presidente

Tra breve sapremo come chiamarlo. Perché in un consiglio d’amministrazione che sarà convocato a breve Grassi verrà nominato presidente.

Sostegno a Rbr

«Noi abbiamo già fatto molte cose a sostegno degli altri sport - ha detto Grassi - quindi vogliamo partecipare a Rinascita Basket Rimini comprando una quota. Lo sport a Rimini deve avere una voce unica, tutti hanno pari dignità, i migliori auguri a Maggioli ed alla sua squadra, ragioneremo quali iniziative fare insieme, penso ad una tessera unica per i ragazzi dei settori giovanili».

Insostenibile leggerezza della C

Detto che Rimini Football Club «rappresenta un grande momento di appartenenza, la nostra società deve saper trasmettere valori. Purtroppo il nostro calcio vive un crisi profonda, non c’è la governance, la Federcalcio è commissariata. Ormai la serie C ha i costi e gli obblighi della serie B, senza poter contare su alcuna entrata. Io credo che ci sia la volontà di affossare questa categoria per sostituirla con le seconde squadre di serie A».

Azionariato popolare addio.

«Non siamo stati capaci a spiegare il valore sociale di questa operazione. Ormai gli imprenditori ti danno soldi per una sponsorizzazione, ma vogliono evitare di entrare in società. Non abbiamo fatto breccia, solo tre-quattro persone hanno dato la loro disponibilità. Il calcio professionistico di C è allo stremo, le prime 400 persone che entrano allo stadio servono solo per pagare le spese di apertura dell’impianto. Serviva il rating delle società, non è stato fatto».

Obiettivi Rimini

«Come potenziale della città, siamo tra le prime cinque del campionato. Sul mercato alla fine ci è mancato un solo giocatore di quelli che erano in lista, un giovane, per il resto abbiamo portato a casa quelli che volevamo, ingaggiando la prima o seconda scelta. Una squadra molto romagnola, con un alto tasso guerriero che farà la differenza, l’obiettivo è stare fuori dalla zona di rischio». Infine, citando Hannah Arendt ed il meraviglioso saggio “La Banalità del Male”, Grassi ha chiesto ai suoi di essere «forti ed ottimisti».

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