Alessandra Perilli e Fabio Scozzoli si vestono d’oro

Rimini

TARRAGONA. L’inno italiano e quello di San Marino intrecciano le loro note a Tarragona e manca solo “Romagna mia” a rendere la città catalana una delle province romagnole, almeno per una domenica.
Alessandra Perilli e Fabio Scozzoli scrivono il loro nome nell’albo d’oro della manifestazione a Tre Cerchi e sono vittorie di peso, quelle ottenute dagli atleti romagnoli: Perilli in una gara di Trap femminile vietata ai deboli di cuore, Scozzoli in un 100 rana dove servivano nervi saldissimi.

Nuoto

Fabio Scozzoli è in pieno carico in vista dei Campionati Europei in vasca lunga dove, tra poco più di un mese, vuole tornare protagonista a livello assoluto ma la sua condizione precaria non gli ha impedito di vincere un titolo che gli mancava. L’azzurro, dopo una batteria al risparmio (1’02”02 che significava sesto posto), ha disputato una buona finale, resistendo all’assalto del serbo Caba Siladi, non uno qualunque. Grande partenza del forlivese, che tocca primo ai 50 metri con 27”95, poi la sofferenza per il tentativo di rimonta del serbo ma la chiusura a 1’00”36 che frutta l’oro con 10 centesimi di vantaggio su Siladi. Scozzoli torna sul podio dei Giochi del Mediterraneo nove anni dopo il bronzo nella staffetta mista conquistato a Pescara 2009.

E’ un argento che brucia un po’, invece, quello conquistato da Simone Sabbioni nei 100 dorso. A batterlo nella finale per lui più attesa il greco Christou che è apparso più brillante nella vasca di ritorno rispetto al riminese che non è riuscito a tenere il ritmo imposto in avvio di gara. Sabbioni ha toccato ai 50 in 26”37, poi ha subito il ritorno del greco (che ha condiviso con lui il bronzo europeo a Londra nel 2016) che ha vinto in 54”68 contro il 54”77 del romagnolo che lascia Tarragona con un oro e un argento al collo.

Tiro a volo

Chi l’oro lo aveva sognato e lo ha portato a casa è la sammarinese Alessandra Perilli che ha seguito le orme di Daniela Del Din (oro a Pescara 2009, il primo della storia per San Marino) ripetendo le gesta della compagna di squadra nove anni dopo nel Trap femminile. Una gara dalle emozioni infinite con Perilli che riusciva ad evitare tutte le eliminazioni progressive, che costavano invece carissime alla conselicese Jessica Rossi, solo quarta, fino alla finale con la favorita numero uno, la padrona di casa Galvez. Un errore dei giudici assegnavano prima la vittoria alla spagnola ma, dopo dieci minuti di thrilling puro, veniva riconosciuta la parità alla sammarinese e dunque la decisione della vittoria allo shoot out che premiava la sammarinese, che poteva così sprigionare tutta la sua gioia.

Niente finale, invece, per i due portacolori di San Marino nel Trap maschile, Berti e Ottaviani, che hanno chiuso al 19° posto con 115/125.

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