Cesena, il conto alla rovescia sta volgendo al termine

Calcio

CESENA. La sabbia che era presente nel bulbo superiore della clessidra è ormai scesa tutta in quello inferiore. Il tempo è davvero agli sgoccioli e ogni minuto che passa, senza che dalla Agenzia delle Entrate arrivi questa benedetta risposta al piano di transazione fiscale proposto dal Cesena, è un minuto che avvicina il Cesena e i suoi 78 anni di storia alla fine.

Oggi, domani o...?

Quello di oggi è considerato, dai più pessimisti, l’ultimo giorno utile: o la risposta arriva entro le 19 di stasera (in modo tale che domani si possa depositare l’accordo firmato al tribunale di Forlì e alla camera di commercio) oppure la corsa alla salvezza del club subirà un colpo mortale, in quanto l’omologa da parte del tribunale di Forlì, indispensabile per l’iscrizione, non arriverebbe in tempo per il 16 luglio, ultimo giorno utile per depositare i documenti necessari per il ricorso contro la già prevista bocciatura che la Figc darà al Cesena giovedì 12 luglio. Per i prudenti, anche la giornata di domani potrebbe essere comunque “utile” alla rincorsa-salvezza. Ci sono poi gli ottimisti. O meglio, gli indomiti.

... Lugaresi ci crede

Ieri pomeriggio, pur non avendo ancora ricevuto la tanto attesa risposta dall’Agenzia delle Entrate, il presidente Lugaresi è sembrato un po’ più sollevato: «Siamo a buon punto, sono convinto che avremo una risposta e la avremo nei tempi giusti. Forlì ha vagliato il nostro piano e ora aspettiamo il via libera definitivo e ufficiale da Bologna». Sui tempi di attesa che continuano a dilatarsi, Lugaresi risponde così: «E’ una transazione fiscale pesante e complicata, con cifre e garanzie importanti. La burocrazia? Certo che mi spaventa, come no. Ma non posso fare altro che attendere. E soprattutto attendere con grande fiducia, perché è stato fatto un buonissimo lavoro».

Burocrazia e debiti: estate calda

Sarebbe comunque paradossale se una società di calcio dovesse chiudere i battenti, quindi fallire, per una firma che non arriva. L’Agenzia delle Entrate ha tutto il diritto di entrare nel merito e di respingere, se lo ritiene opportuno, l’accordo proposto dal Cesena. Però è difficile da capire perché una pratica ricevuta l’11 maggio, già esaminata ed evasa una prima volta (con 4 quesiti di inammissibilità che il Cesena ha subito provveduto a fare suoi, accogliendo quindi in toto i suggerimenti dell’erario) sia tornata di nuovo al punto di partenza. Il fatto è che senza questa risposta l’Agenzia delle Entrate perderà 33 milioni (o 20 se l’intendimento finale è positivo) e farà perdere tutto a tutti gli altri piccoli/medi creditori del Cesena, visto che in caso di fallimento non ci sarà iscrizione e quindi senza iscrizione tutti i giocatori, che ora creano il patrimonio dell’Ac Cesena, varranno zero.

Il sì ufficiale dell’Agenzia delle Entrate rimane quindi il nodo. Se arriverà, il Cesena dovrà poi espletare tutte le altre pratiche necessarie all’iscrizione: entro martedì 26 giugno andrà depositata la fideiussione da 800mila euro e andranno pagati stipendi e contributi dell’ultimo trimestre. Poi, ci saranno le battaglie con la Covisoc, che il 12 luglio, salvo cataclismi, boccerà il Cesena. A quel punto il Cesena avrà tempo fino a lunedì 16 per completare la documentazione alla Covisoc, che il 18 si esprimerà e trasmetterà la decisione al Commissario Figc che il 20 luglio si pronuncerà. Se l’esito sarà positivo, il Cesena farà la B. In caso di esito negativo, invece, sarà possibile rivolgersi al Collegio di Garanzia del Coni, prevista più o meno per il 26 luglio. Ma prima serve una benedetta (o maledetta, dipende dalla prospettiva) firma dell’Agenzia delle Entrate.

I saluti di Schiavone

Con un toccante messaggio pubblicato su Instagram, ieri Andrea Schiavone ha fatto calare il sipario sulla propria avventura a Cesena. Il centrocampista ha voluto salutare la città e i tifosi, senza esprimersi sul suo futuro, ma oggi diventerà un giocatore del Padova, con cui firmerà un triennale.

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