Dovizioso più sereno: il rinnovo è cosa fatta

LE MANS. Andrea Dovizioso resterà in Ducati. L’annuncio ufficiale arriverà nelle prossime settimane, ma a far capire che quelli appena trascorsi siano stati i giorni decisivi lo dicono le parole del campione romagnolo: «Non c’è l’ufficialità, ma siamo vicini. Limitiamoci a dire che siamo ai dettagli. Fare l’annuncio? No, ancora non possiamo farlo, ma ripeto, siamo vicini». E’ questa la notizia più importante che arriva nel giovedì di Le Mans, in quella che per Dovizioso dovrà essere la gara del riscatto e del rilancio dopo lo zero portato a casa dalla Spagna. A Jerez de la Frontera, il forlivese non ha visto la bandiera a scacchi a causa della carambola innescata dal contatto fra Pedrosa e Lorenzo. Centrato dal compagno di team, Dovizioso ha perso la possibilità di portare a casa i 20 punti del secondo posto e quindi di restare aggrappato a Marquez nella classifica del Mondiale.

Insomma, Marquez ha già dato un primo “strappo” alla classifica e ora ha 12 punti di vantaggio su Zarco. Non sono molti, ma è pur sempre un tentativo di fuga. Se si vuole mantenere la pressione sul campione del mondo non gli si deve permettere di andare via in classifica. «Considerando la competitività che abbiamo dimostrato a Jerez – racconta il forlivese - sono convinto che potremo andare bene anche a Le Mans, e quindi da questo punto di vista sono sereno. Nella MotoGp di oggi non puoi permetterti di perdere troppi punti, e quindi lo zero rimediato in Spagna è piuttosto pesante, ma dopo le prestazioni che abbiamo dimostrato in gara su una pista in teoria non favorevole per noi, credo che adesso facciamo un po’ più paura agli avversari. Sono fiducioso di poter fare una bella gara anche in Francia».

Dalla Spagna quindi Dovizioso si porta la certezza di essere competitivo, cosa che non era avvenuta né in Argentina né negli Stati Uniti. Nel togliere punti a Marquez potrebbe essere aiutato da altri piloti, anche se la situazione non è particolarmente rosea. Zarco, in casa, dovrebbe fare fuoco e fiamme, come del resto ha fatto nelle prove, soprattutto nella prima metà di gara. La M1 2016 del francese cala sempre nettamente nella seconda parte di ogni gran premio. Sarà così anche a Le Mans? Le M1 ufficiali di Viñales e Rossi, invece, hanno un comportamento più coerente, ma non sono apparse fino ad ora al livello di Honda e Ducati ufficiali. Insomma, l’impressione è che se la Yamaha viene spinta forte ad inizio gara, spreca troppo le gomme e poi non può tenere il passo dei migliori. Certo la differenza è di pochi millesimi e sia Rossi che Viñales a Le Mans potrebbero essere fra i primi: non dimentichiamo che qui lo spagnolo ha centrato la sua ultima vittoria nel 2017. Qui sono attesi anche Pedrosa e Crutchlow. I due hanno sprecato tanto: Dani a causa di un ingresso duro di Zarco a Termas de Rio Hondo è finito a terra, mentre a Jerez ha una parte di colpa nella caduta di gruppo. Cal ha fatto tutto da solo sia ad Austin che in Spagna, perdendo decine di punti.

Cercheranno conferme i piloti Suzuki: un Andrea Iannone ritrovato, con due podi consecutivi, e Alex Rins, più veloce, ma anche più propenso a cadere rispetto all’italiano. Devono riscattarsi anche i due ufficiali Ducati: Lorenzo e Petrucci.

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