Sì ai ripescaggi in serie C ma l’imbuto si restringe

Calcio

C’è voglia di mettere in moto la macchina organizzativa. C’è voglia nei piani alti di introdurre le seconde squadre di A subito in serie C anche se il presidente della terza serie, Gravina dice: «Restiamo alla finestra, noi vogliamo posticipare tutto al 2019-2020».

L’ultima novità, però, è che ci sarebbero i ripescaggi in serie C e questo almeno darebbe un senso agli attuali play-off di serie D. Solo che l’imbuto sarà più stretto perchè la graduatoria sarebbe questa: il primo posto libero spetterebbe alle seconde squadre di A, il secondo a quelle retrocesse dalla C e il terzo alle vincitrici dei play-off di D e poi si riprende il giro se dovesse servire. Tradotto, rispetto all’anno scorso quando nel gioco dell’alternanza le squadre di D avevano il 50% di possibilità di essere ripescate (in pratica tre posti su sei), stavolta le percentuali scenderebbero al 33% (due posti su sei). Ciò vuol dire che restando il format a 60, con 56 squadre attuali e dunque 4 posti liberi in C, nella prossima stagione ci sarebbero come minimo due seconde squadre di A e hanno già dato la loro adesione Juventus, Roma, Inter, Milan, Atalanta e Fiorentina.

Qui Imolese

In casa rossoblù preferiscono non pronunciarsi sull’argomento in attesa che tutta la questione sia più chiara visto anche che è arrivata come un fulmine a ciel sereno.

Qui Forlì

«Sto andando ad un convegno a Coverciano dove sono presenti anche i dirigenti della Lnd – risponde il presidente Stefano Fabbri intercettato al telefono in autostrada – Ho saputo anch’io di questa novità dei ripescaggi che di fatto penalizzerebbe le società di serie D. In questi tre anni da presidente ne ho già viste tante, soluzioni date come definitive e poi smentite nel giro di pochi giorni. Al momento faccio fatica ad articolare un giudizio e comunque posso assicurare che il Forlì disputerà i play-off con le intenzioni migliori».

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