Grassi e il nuovo Rimini senza Novomatic e forse con Matteo Brighi

Calcio

RIMINI. Eppur si muove. Certo, non c’è la fila fuori dalla sede per comprare quote del Rimini, ma forse la città si sta accorgendo che c’è una squadra ed una società che in due anni hanno vinto due campionati e che forse è arrivato il momento di tornare a sognare in grande.

Azionariato, avanti piano

Giorgio Grassi commenta con cauto ottimismo il progetto di azionariato popolare: «Sta andando avanti piano, ma sta andando avanti. Sono in atto molti contatti, stiamo incontrando persone presentate da amici, tutto sommato sono soddisfatto perchè è il progetto al quale tengo di più in assoluto, vorrebbe dire consegnare la società alla città. Andremo a giocare probabilmente in un girone dove ci sono potenze economiche, Feralpi Salò, Bassano, Fermana, dobbiamo farci trovare pronti. Non si è avvicinato al Rimini il grande gruppo, ma tanti tifosi ed appassionati, ognuno disposto a dare una mano perchè si fida di noi. Una grande soddisfazione, un miracolo che la città sta facendo sul piano di tanti soggetti medio-piccoli, il grande imprenditore non l’ho visto, me ne sarebbe bastato uno, ma non c’è stato».

Un Grassi che rimane fiducioso: «Non mi offendo se i più non sono interessati, sono valutazioni personali. Perché Rimini non è Cesena, domenica c’erano 14.000 persone a spingere la loro squadra in un clima incredibile, a supporto di una realtà con grandi problemi. Per loro è come aver vinto il campionato, a testimonianza del fatto che il calcio ti dà molto, anche nei momenti difficili. Invece noi siamo lì ad aspettare lo sceicco bianco che risolva i nostri problemi. Comunque la società ha regalato la società alla città ed io sto ricomprando quote già mie».

Novomatic lascia

Ci sono novità sul main-sponsor: «Credo che Novomatic non rimarrà, pur continuando a darci una mano, ci sono alcune società pronte a subentrare, anche qui siamo ottimisti, c’è interesse, non di tantissimi, ma ci sono chiari attestati di stima. Tutti vogliono lavorare con noi, ci sono diverse società che ora vogliono darci i loro giovani, in venti mesi abbiamo acquisito la credibilità che il Rimini aveva ai tempi di Bellavista, penso che sia un valore assoluto”.

Incontro con Matteo Brighi

Capitolo squadra, anche qui si lavora sodo: «Stiamo affinando le scelte, stiamo facendo le ultime valutazioni sul telaio, come abbiamo fatto l’anno scorso vogliamo confermare più gente possibile, puntiamo anche su giocatori che vogliono tornare perché sono di Rimini, sarà una squadra piuttosto giovane».

Confermato l’interesse su Matteo Brighi: «Deve prima parlare con l’Empoli, nel caso noi siamo pronti ad incontrarlo, ma anche per lui, come per gli altri, non parteciperemo ad alcuna asta», così come si sta cercando di coprire il ruolo scoperto di direttore generale: «Stiamo lavorando su questa figura che noi non abbiamo, qualcuno che ci guidi nei meandri del professionismo».

Il budget non cambia

Il budget per il momento rimane di due milioni: «Sì, ma si può fare anche con meno. Nel senso che se avremo i due milioni che ci siamo prefissi possiamo fare anche qualche piccola pazzia, se ne abbiamo di meno si fa lo stesso, quello che sarà fondamentale sarà il lavoro di Pietro Tamai, si presenta come Rimini, le porte per lui ora sono tutte aperte, se sarà bravo a scegliere, a prendersi rischi calcolati farà una grande squadra. Per me è molto importane che Righetti possa lavorare quanto prima sul gruppo, speriamo di trovargli dei ragazzi che siano già predisposti a lavorare con uno come lui».

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