Cesena, doppio copia e incolla: con l’andata e l’anno scorso

Calcio

CESENA. Una sola vittoria interna in quasi 4 mesi. Si giustificano probabilmente così i fischi del Manuzzi, più di delusione che di contestazione, che hanno accompagnato il Cesena dopo l’1-1 con il Perugia. Dopo l’esaltante successo ai danni del Pescara (4-2) di inizio dicembre nelle seguenti 7 gare interne il Cavalluccio è riuscito a fare bottino pieno solo contro la Ternana (4-3). Era il 4 febbraio. Solo Cremonese e Pro Vercelli non vincono da più tempo davanti al pubblico amico. In casa il Cesena è anche la squadra che ha collezionato più pareggi (9) al pari della Ternana, mentre in termini di sconfitte, appena due, solo le due regine del torneo, Empoli e Frosinone, hanno fatto meglio (1).

Stesso rendimento

Rispetto alla passata stagione dopo 32 gare la squadra di Fabrizio Castori ha gli stessi 34 punti di quella di Andrea Camplone, frutto di un identico rendimento di 7 vittorie, 13 pareggi e 12 sconfitte. In realtà la classifica era più favorevole: se oggi il Cesena ha tre squadre alle spalle, un anno fa era in zona salvezza avendo dietro cinque avversari, grazie anche alla penalizzazione del Pisa (-4) che altrimenti lo avrebbe sopravanzato di una lunghezza. Stessi punti (11) pure nelle prime 11 giornate di andata e ritorno, anche se considerando solo le quattro con Castori in panchina in entrambi i gironi, il Cesena accusa un ritardo di un punto (4 a 3).

Schiavone dopo Ciano

Domenica sera l’illusione della vittoria è durata appena 12 minuti, tra il gol di Schiavone e quello di Buonaiuto. Per il centrocampista torinese, che nel primo anno in bianconero era rimasto a secco, è il terzo centro stagionale e record personale. L’ultimo contro il Perugia è stato anche il primo in questo campionato per il Cesena direttamente su punizione, per quanto complice una netta deviazione del biancorosso Magnani in barriera. Schiavone aveva calciato anche le punizioni corrette in rete da Laribi a Frosinone e da Moncini contro la Ternana e pure il corner sui cui sviluppi Cacia aveva segnato il gol del pareggio ad Avellino. Dopo la partenza di Ciano è infatti diventato Schiavone, in coabitazione con Laribi, l’addetto ai calci da fermo. E proprio l’attaccante di Marcianise era stato l’ultimo bianconero a trasformare in gol una punizione in Trapani-Cesena 1-2. Fu quella anche la sua ultima rete con la maglia del Cesena.

Esposito ancora out

I cambi di Castori contro il Perugia non sono piaciuti al pubblico dell’Orogel Stadium, ma è anche vero che quello di Suagher per Esposito è stato forzato. Il centrale ex Latina per la sesta volta deve lasciare il campo anzitempo per acciacchi e guai fisici vari. Gli era già capitato contro Pro Vercelli e Brescia all’andata e con Venezia, Cittadella e Carpi al ritorno. Anche contro Pro Vercelli e Cittadella aveva alzato bandiera bianca all’intervallo. Peggio ancora gli era andata contro la Ternana in casa quando subentrò a gara in corso e nel concitato finale Piovaccari gli fece saltare un dente con un pugno a tradimento.

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