Dovizioso, che inizio. Ma tutta la Ducati va forte nelle libere

LOSAIL. Andrea Dovizioso guida la pattuglia Gp18 che si piazza davanti a tutti in Qatar nel venerdì delle libere. Il forlivese stacca un buon 1’54”361 precedendo Danilo Petrucci con una seconda Gp18 del team satellite Pramac: ottimo 1’54”367, mentre Jorge Lorenzo fa un po’ più di fatica, ma è sempre lì con i migliori, è 4° in 1’54”831.

Fantastico primo giorno per il romagnolo della Ducati. È andato tutto molto bene – commenta il numero “04” – ci siamo e adesso dobbiamo lavorare sui dettagli. È più caldo rispetto ai test. Sapevamo di essere veloci e stare davanti a tutti è una bella sensazione. Dobbiamo lavorare sulla gestione della gara. Ho avuto la fortuna di stare mezza tornata alle spalle di Rossi e ho visto che la sua M1 era preparata per la gara, con tagli di potenza».

Alex Rins riesce a interrompere il tris “rosso” con la sua Suzuki, è terzo in 1’54”458. La terza casa costruttrice nipponica, dopo un 2017 complesso, si piazza al quinto posto con Andrea Iannone, 1’54”841. Segno che i mezzi con il marchio della “S” vanno fortissimo.

Curioso notare come i compagni di squadra siano tutti vicini. Le prime tre Ducati davanti o quasi, poi Suzuki, poi i tre ufficiali Honda e i tre ufficiali Yamaha. Una bell’esempio di equilibrio nell’eccellenza.

Emozionanti gli ultimi 4’ di prove, con tanti ad attaccare il miglior crono che era di Rins in 1’54”985. In pochi secondi lo migliorano Petrux, Rossi, Marquez, Dovi (che si prende il miglior crono a 2’8” dal termine) Crutchlow, Zarco, Pedrosa, Iannone e lo stesso Rins, che proprio nel finale si mette alle spalle di Dovi e Petrux e Lorenzo. Fa impressione e divertono i tempi realizzati da Marc Marquez 6°, Dani Pedrosa, Cal Crutchlow (tutti e tre Honda) e Valentino Rossi (Yamaha): i quattro hanno fatto segnare rispettivamente 1’54”850, 851, 852 e 853. Nemmeno a farlo apposta si riuscirebbe. Nei balli delle coppie l’unico che stecca un po’ è Lorenzo, che si fa sopravanzare da una Suzuki, ma all’inizio della seconda sessione si è dovuto fermare ai box per un inconveniente strano: la catena strusciava su una qualche parte della sua Gp18, creando problemi di stabilità oltre che coreografiche e suggestive piogge di scintille. Dopo un’attesa di 5’ lo spagnolo è salito sulla sua seconda motocicletta.

Dovizioso, che era stato il più rapido anche nel turno mattutino davanti a Rossi, stupisce per concretezza e velocità. Che sia l’inizio di un anno di grazia del forlivese?

Maverick Viñales è indietro, con l’11° crono in 1’55”195 esce dal gruppo dei primi dieci chiuso da Zarco in 1’54”912. Buono il 12° di Aleix Espargaro, con l’Aprilia del Gresini Racing, in 1’55”236. La sfida con la Ktm vede primeggiare il marchio veneto: anche Scot Redding, 16°, è davanti alla prima delle motociclette austriaca, quella di Pol Espargaro 17° in 1’55”919. Per Franco Morbidelli 18° crono in 1’55”965 è il secondo dei debuttanti, dietro all’altra Honda di Nakagami 15°.

Ieri, fra il primo e il secondo turno, Dorna e Federazione motociclistica internazionale hanno presentato la campagna “No al doping” che verrà portata avanti con varie iniziative durante il mondiale. Tutti i piloti hanno sottoscritto il manifesto di lancio.

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