Mamma li turchi che batosta... Ora serve l'impresa
Venno devastante
Primo set: Ankara prova a scappare (6-8) con due muri consecutivi su Georgiev ma un break del solito Buchegger ribalta presto (13-11 e 15-13). Opposti protagonisti da entrambe le parti, visto che anche l’estone Venno non scherza, soprattutto dalla seconda linea. Ed è proprio il martellone di Ankara a operare il nuovo sorpasso sul 16-17, poi Stankovic mura Buchegger per il 16-18. Sale il nervosismo assieme agli errori al servizio, un’invasione ravennate regala il 18-21, poi sbaglia Poglajen e il set se ne va lì, a chiudere arriva una smanacciata di Yucel dopo un’azione arraffata in qualche modo.
Ankara in fiducia anche all’inizio del secondo set, poi però subentra qualche errore e arriva un muro (sarà l’unico nel match) della Bunge per ristabilire la parità. Il duello di cannoni lo vince quello austriaco di Ravenna e la Bunge va 11-10 mentre Soli mette Vitelli per Georgiev. Ma a sbagliare tutto è Ravenna e Ankara ne approfitta (14-16). Torna anche Venno, con l’ace del 16-19 che dà il via alla fuga decisiva.
Ankara sul 2-0 allenta la tensione e lascia scappare via la Bunge (5-1), con Uslu costretto al time-out. Ravenna è spalle al muro e comincia a giocare e soprattutto a battere come si deve, tanto da prendere un margine di apparente sicurezza (11-6). Apparente, perchè il Maliye Piyango torna dentro al match con tutte le scarpe e la Bunge balbetta in ricezione e in regia, sul 14-14 quindi tutto è ancora in ballo. Venno mura il suo pari ruolo per il primo vantaggio nel set di Ankara (17-18). Vitelli sbaglia la battuta di due metri, Venno fa due ace (19-23): la fine adesso è nota, la Bunge la ritarda con gli ace di Orduna e Poglajen ma poi arriva con un erroraccio di Buchegger. Adesso servirà un’autentica impresa.