La Bunge all'assalto dell'Ankara per provare a ipotecare la finale

Ravenna

RAVENNA. Spingersi oltre e riportare Ravenna in una finale europea a 21 anni di distanza dall’ultima vittoria continentale. La Bunge prova a riscrivere la storia e ha bisogno di una vittoria limpida questa sera al Pala De Andrè nell’andata delle semifinali di Challenge Cup contro i turchi del Maliye Piyango Sk Ankara, formazione che finora non ha mai perso nelle sei partite fin qui disputate nella competizione internazionale.

Squadra tosta, quella turca, ma non certo imbattibile per una Bunge che domenica scorsa ha disputato uno dei migliori match della stagione, impegnando a fondo la Sir Safety Perugia in garauno dei quarti di finale dei play-off e, con lo stesso spirito combattivo, cercherà di mettere fieno in cascina in vista della difficile trasferta in terra turca.

«Per noi inizia un’altra avventura – dichiara il tecnico Fabio Soli – fortemente voluta e guadagnata con merito per quello che si è visto in campo. Andando avanti le difficoltà aumentano e in più abbiamo lo svantaggio di disputare il ritorno in trasferta. L’Ankara è una formazione molto più forte dal punto di vista fisico rispetto alle precedenti avversarie ed è da affrontare con il massimo rispetto. Arriviamo a questa partita spinti dalla bella prestazione di Perugia, dove sono state spese tante energie, ma che dall’altra parte ci ha dato ancora più consapevolezza sui nostri mezzi. Rispetto a qualche mese fa adesso vediamo il traguardo della finale più vicino e questo rappresenta per noi un grande stimolo. Dovremo essere bravi a imprimere il nostro ritmo fin dall’inizio del match, con l’obiettivo di conquistare il risultato migliore possibile per poi giocarci le nostre chance nella partita di ritorno».

Soli conosce bene il campionato turco avendo ricoperto il ruolo di secondo al Fenerbahce prima a Bagnoli e poi a Castellani nelle stagioni dal 2010 al 2012 e mette in guardia i suoi da un avversario che non va affatto sottovalutato. «E’ una squadra con fisico e potenza, con una battuta float che può dare fastidio e un gioco veloce in attacco. Può contare su Stankovic, un elemento molto talentuoso che seguo fin dai tempi di Sora, Venno, un opposto dalla grande fisicità e due centrali che conosco dai tempi del Fenerbahce. È una formazione con tutte le carte in regola per arrivare fino alla fine della coppa, contro cui ce la giocheremo alla pari. È storicamente coriacea, esperta, con stranieri di qualità e soprattutto esprime un bel volley».

Ravenna scende in campo con la formazione titolare: Orduna in regia, Buchegger opposto, i centrali Diamantini e Georgiev, le bande Marechal e Poglajen e il libero Goi. Il Maliye Piyango risponde con il palleggiatore macedone Gjorgiev, l’opposto estone Venno, gli schiacciatori Yucel e Stankovic (serbo), i centrali Gunes e Kayhan e il libero Tokgoz. Si gioca alle 20, arbitrano il bosniaco Milan Nikolic e lo sloveno Marko Seifried. La vincitrice affronterà la vincente della semifinale tra i russi del Gazprom-Ugra Surgut e i greci dell’Olympiacos Pireo (finali in calendario il 4 e l’11 aprile).

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