Castori finisce il suo girone. E scopre rivali differenti

CESENA. Una vittoria nelle ultime nove giornate. Che il Cesena abbia tirato il freno a mano è piuttosto evidente, come d’altronde sottolinea una classifica malinconica ma non certo compromessa in cui la squadra di Fabrizio Castori è stabilmente inchiodata in zona retrocessione. Nel 2018 solo il fanalino di coda Ternana, peraltro l’unica squadra battuta dal Cavalluccio negli ultimi tre mesi e apparentemente in crisi irreversibile, ha conquistato meno punti mentre c’è parecchio fermento tra la concorrenza, che ogni settimana sale sull’ascensore tra sorprendenti risalite e pericolose discese.

Nuove rivali

Alla fine del girone d’andata il Cesena (23 punti) aveva cinque squadre alle spalle o, più precisamente, quattro (Pro Vercelli 18, Ascoli 20, Ternana 21 e Foggia 22) più il Brescia appaiato in classifica ma sconfitto nello scontro diretto del Manuzzi. Oggi, dopo le prime 7 giornate del girone di ritorno e al netto dei rinvii di martedì, una squadra ha cambiato completamente passo e abitudini, salutando la compagnia: il Foggia. I rossoneri di Stroppa hanno conquistato 15 punti nel 2018 e oggi sognano i play-off, anche perché a quota 37 e con i determinanti innesti di mercato arrivati in Puglia la salvezza sembra ormai una passeggiata di salute. L’altra squadra che ha migliorato sensibilmente la propria posizione è il Brescia, fermato a Perugia dalla neve ma reduce da un eccellente filotto di 10 punti in 4 partite. La rincorsa dei lombardi (33 punti con una gara in meno) è ancora lunga, ma oggi non possono essere catalogati come primi rivali del Cesena nella lotta-salvezza, come invece si diceva due mesi fa. Per due squadre che hanno accelerato, eccone altre due che sono state risucchiate a sorpresa in zona rossa: Novara e Salernitana. I piemontesi, che da un mese hanno scelto di affidarsi all’ex Mimmo Di Carlo, avevano girato a quota 24 mentre i campani addirittura a 26 ma oggi sono in crisi. Dopo il sacco di Cittadella (unico successo del ritorno), il Novara ha conquistato appena un punto in tre partite mentre la Salernitana ne ha conquistati appena due nelle ultime sei giornate, con Colantuono che si giocherà la panchina domani ad Ascoli. Guardando la classifica e soprattutto pensando alle due “nuove” rivali, pesano ancora di più i due pareggi raccolti nel girone d’andata, con il Cesena sempre avanti e sempre raggiunto sul più bello, a un passo dalla vittoria, addirittura con l’uomo in più e con due reti di vantaggio contro la Salernitana. Per il resto non si registrano particolari sorprese: la Pro Vercelli è in risalita (da ultima a terzultima), la Ternana in picchiata, l’Ascoli parzialmente resuscitato proprio dal Cesena ma ancora in basso e una Virtus Entella che proprio non riesce a mettere in moto. Ad oggi, dunque, sono proprio Salernitana e Novara le due nuove squadre sulle quali fare la corsa.

Il girone di Castori

Domani pomeriggio al Picco, nel frattempo, Fabrizio Castori inaugurerà il suo personale girone di ritorno (debutto all’andata nell’1-0 contro i liguri) dopo un Lato A chiuso con 24 punti in 20 partite (manca Cesena-Pro Vercelli), una media che potrebbe comunque garantire al Cavalluccio la fatidica quota 50 punti, cioè la salvezza diretta. Nel girone d’andata l’uomo di Tolentino cominciò piuttosto bene, raccogliendo 10 punti nelle prime sette giornate con una sola sconfitta a Carpi. Per mantenere questa media nello stesso periodo di partite (al netto del recupero contro i piemontesi) il Cesena non dovrà fallire soprattutto gli scontri diretti, che curiosamente verranno giocati uno dopo l’altro a cavallo di Pasqua, con i viaggi a Novara e Salerno e in mezzo la gara casalinga contro l’Entella. All’andata furono tre pareggi scoppiettanti, al ritorno lo scopriremo tra poco più di un mese.

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