L'urlo finale è della Bunge: è semifinale

Rimini

LISBONA

All’ultimo respiro, dopo quattro set di pura sofferenza, la Bunge Ravenna conquista, dopo i play-off scudetto, anche la semifinale di Challenge Cup dove affronterà il Maliye Piyango Ankara per tornare, 21 anni dopo, in una finale europea. I romagnoli hanno vinto in rimonta (2-3) sul campo dello Sporting Benfica Lisbona al termine di una vera e propria maratona.

Una Bunge a corrente alternata non è riuscita a dare continuità ad una partenza a razzo, facendosi rimontare e superare nel finale nel secondo set ma poi brava a riordinare le idee dopo un terzo parziale da dimenticare e a vincere un quarto set complicatissimo che significa passaggio del turno.

Pronti, via ed è subito la squadra ravennate a dettare legge, quasi a prolungare il buon finale della gara di andata. I ravennati partono forte (2-0, poi 8-4) e tengono i rivali a distanza di sicurezza facendo leva sulle solite bocche da fuoco Buchegger e Marechal. I giallorossi comandano il parziale con sicurezza, allungando in modo deciso e decisivo nella parte centrale del set (21-15) e andando a chiudere 25-21 senza troppi problemi.

Nel secondo set parte ancora forte la squadra di Soli che, grazie ad un break di 5-1, vola sul 13-9. Stavolta però, il Benfica rimonta e rientra in partita (15-15). Ravenna ristrappa (16-19) e sembra poter chiudere in fretta i conti. Invece qui c’è lo scatto dei portoghesi, che piazzano un 9-3 di parziale, vanno a imporsi 25-22 e cambiano l’inerzia del match.

Nel parziale successivo, infatti, la Bunge scompare dal campo e lascia via libera ad un Benfica straripante che vola subito sul 5-1, quindi sul 16-7 e contiene il ritorno della squadra ospite vincendo 25-18.

Si gioca un quarto set che vale tantissimo e la squadra di Soli si rimette in carreggiata , ritrovando serenità e concentrazione. I ravennati vanno sul 7-5 e poi sul 9-6, mettendo pressione su un Benfica più falloso e meno efficace in battuta e in attacco. Ravenna mantiene le distanze fino al 16-12, poi subisce il break di 0-3 che rimette in equilibrio il set. Si gioca punto a punto fino al 22-22 ma la Bunge getta il cuore oltre l’ostacolo e, con un break di 3-0, va a conquistare set e qualificazione rendendo inutile il tie-break, nel quale Ravenna si fa annullare due match-point sul 14-12, prima di chiudere al terzo tentativo sul 16-14 quando in Italia è già passata la mezzanotte.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui