Gioiello di Maistrello: festa Ravenna nella tormenta

Ravenna

RAVENNA 1

PORDENONE 0

RAVENNA (3-5-2): Venturi 6.5; Venturini 6.5, Lelj 6,5, Capitanio 6.5; Barzaghi 6 (17’ st Magrini 6), Selleri 6, Piccoli 6 (40’ st Sabba n.g.), Cenci 6.5, Rossi 6; Maistrello 7 (35’ st Costantini n.g.), Marzeglia 6 (16’ st Broso 6). All.: Antonioli 6.

PORDENONE (4-3-3) Perilli 6; Formiconi 6 (40’ st Bombagi n.g.), Stefani 6, Parodi 5.5, De Agostini 6; Misuraca 6, Burrai 6, Zammarini 6 (21’ st Gerardi 6); Ciurria 5.5 (15’ st Cicerelli 6), Magnaghi 6.5, Nocciolini 6.5. All.: Rossitto.

Arbitro Zingarelli di Siena 5.5.

Rete 27’ pt Maistrello.

Ammoniti Zammarini, Stefani, Capitanio.

RAVENNA

SANDRO CAMERANI

Alla fine è come se splendesse il sole, ai -5 del Benelli, perché la sofferta vittoria (1-0) del Ravenna sul Pordenone potrebbe risultare molto importante sulla strada della salvezza. Al Benelli è andata in scena una proroga delle Olimpiadi Invernali coreane, in uno scenario molto adatto a Sofia Goggia e non a una partita di calcio, ma le logiche della diretta televisiva bastano per costringere le squadre e i temerari spettatori a un sacrificio notevole.

Lampo di Maistrello

Si parte e la neve scende in modo più consistente ma i rimbalzi della palla restano regolari. Sono gli ospiti a prendere l’iniziativa, con Nocciolini schierato a sinistra che cerca due volte ma senza successo la porta di Venturi. Al 21’ una serie di rimpalli deposita la palla sul destro di Misuraca, che appena dentro l’area conclude alto sulla traversa e qualche minuto più tardi Zammarini conclude tra le braccia di Venturi. Continua a premere il Pordenone, il Ravenna si difende con ordine ma raramente riesce a ripartire. Cambia tutto, però, al 27’, quando Marzeglia di petto addomestica per Maistrello che, appena dentro l’area, lascia partire una conclusione violentissima che si insacca alla sinistra di Perilli. Lo svantaggio non modifica l’atteggiamento di un Pordenone che continua ad attaccare ma senza mai sbilanciarsi più di tanto, mentre il gioco inizia a diventare duro a tratti senza però che Zingarelli metta mai mano al cartellino giallo.

A una porta

La neve osserva per solidarietà l’intervallo e poi si scatena non appena le squadre rientrano in campo, dando vita ora a uno scenario da calcio finlandese a dicembre. Riprende anche ad attaccare il Pordenone e al 5’ Venturi si deve distendere a destra per deviare una conclusione dal limite di Magnaghi. Il Ravenna non resta a guardare e al 9’ Cenci, ben liberatosi in area, viene contrato in angolo all’ultimo istante e pochi secondi dopo un sinistro violento di Marzeglia finisce alto. Stessa sorte per un colpo di testa di Nocciolini al 14’ sugli sviluppi di un angolo. Antonioli inserisce Magrini e Broso e quest’ultimo al 38’ s’invola e viene steso da Parodi appena fuori area. Zingarelli, troppo lontano dall’azione, rimanda la decisione al guardalinee che come Ponzio Pilato se ne lava le mani. Ma non ci saranno più emozioni, fino all’esultanza collettiva del freezer del Benelli.

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