Unieuro, per Fallucca un esame dietro l'altro

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FORLÌ. Un esame in Teoria e Didattiche dell’Ambiente Motorio sostenuto e passato nel primo pomeriggio, poi per lo “studente” (in Scienze Motorie) Matteo Fallucca, la lezione di Giorgio Valli in palestra in vista di una nuova prova da affrontare domenica a Ferrara. L’esame che per l’Unieuro rappresenta forse l’ultima vera chance di alzare la media di una stagione che dovrebbe laurearla ancora tra le formazioni che parteciperanno alla prossima serie A2, ma che non si chiuderà certo con lodi o baci accademici.

Almeno potrà chiudersi in serenità, se nella restante parte del cammino dovesse arrivare qualche “30” a dare gioia e impreziosire il libretto. Una vittoria a Ferrara lo rappresenterebbe eccome, ma bisogna presentarsi all’appello preparati e fiduciosi. Ecco, l'Unieuro lo è? Il pensiero di Fallucca: «Sarà dura perché davvero abbiamo tanti acciacchi e speriamo di recuperare, altrimenti siamo veramente contati, però stiamo dando il massimo in questi giorni di lavoro, raddoppiando le energie ad ogni allenamento in quanto l’energia ci servirà anche in gara e dobbiamo dimostrare di averla con continuità dopo la sconfitta a Ravenna».

Una ferita aperta

Un ko che fa ancora male: «Certo, l’abbiamo accusato molto perché ci siamo subito resi conto di avere buttato via una gara che si era incanalata sui binari giusti. Nel primo tempo siamo stati efficaci, persino belli, poi quando la difesa ravennate ha alzato l’intensità fisica, ci siamo disuniti andando subito in difficoltà. Il finale è stato deciso dagli episodi, ovvio, ma noi non dovevamo arrivare a giocarcelo punto a punto: abbiamo sprecato tutto nel terzo periodo».

A proposito di intensità fisica ed atletismo, ora arriva un’avversaria come la Bondi cui queste doti non mancano di certo. Come può Forlì evitare di andare nuovamente in crisi? Così Fallucca: «Ferrara è molto fisica, atletica e talentuosa, basti pensare a Hall e Cortese. In più sembra avere trovato la giusta chimica. In questi termini parrebbe impossibile, ma non credo lo sia: se saremo solidi e aggressivi in difesa e sapremo coinvolgerci con fiducia reciproca in attacco, possiamo giocarcela e vincere».

Per l’ex Matteo Fallucca, a Ferrara nel 2012-2013, sarebbe una soddisfazione.

«Sì, ma non perché cerchi rivincite, anzi. A Ferrara arrivai dalla Stella Azzurra Roma che avevo 19 anni, ho ricordi molto positivi».

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